Si prospettano giorni difficili all’Amt dopo la notizia dell’ingiunzione esecutiva di pagamento emessa dalla società multiservizi Colocoop ai danni della partecipata che si occupa dei trasporti pubblici a Catania in cui è forte il rischio del regolare pagamento degli stipendi. Ma i problemi potrebbero presto coinvolgere anche l’utenza perché Faisa/Cisal e Fast/Confsal hanno infatti annunciato l’avvio delle procedure per uno sciopero.
“Siamo stati costretti poiché il presidente Lungaro, continua a fare orecchie da mercante in ordine ad una serie di richieste di convocazioni formalmente inoltrate da parte di Faisa-Cisal e Fast-Confsal, tendenti ad affrontare talune importantissime questioni aperte in seno alla partecipata e mai riscontrate”, dichiarano Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo, segretari rispettivamente di Faisa-Cisal e Fast Confsal.
Il commento dei due sindacalisti è durissimo: “Siamo alle solite, ‘punto a capo e peggio di prima’, una Società allo sbando, senza liquidità, programmazione e prospettive, priva di un management aziendale all’altezza della situazione che possa garantire ai lavoratori futuro lavorativo e certezza degli stipendi”.
Al vertice dell’Amt è tornato Carlo Lungaro dopo le dimissioni di Puccio La Rosa che ha lasciato per consentire la modifica dello statuto: “Ciò che doveva giovare come periodo transitorio in ossequio alla Legge Madia sulle Partecipate, – dicono Moschella e Lo Schiavo – pare si stia per trasformare ancora una volta in un terreno di scontro, dove tutti si ritrovano ad essere contro tutti, con in testa la classe politica”.
Secondo i sindacalisti la situazione che si è determinata in Amt “non vede vie di fuga a breve e a lungo termine” e “farne le spese sono sempre gli stessi lavoratori e l’intera cittadinanza”.
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