Sono al lavoro da due giorni gli ispettori inviati al Teatro Stabile di Catania dall’assessore al Turismo, Anthony Barbagallo, per fare chiarezza sulla situazione dell’ente culturale siciliano.
Gli ispettori Nicola Galizi e Vincenzo Randazzo stanno spulciando documenti e effettuando una serie di controlli sugli acquisti di servizi e forniture, sull’entità del debito accumulato dal Teatro, sulla tipologia dei rapporti di lavoro e sulle mansioni svolte in questi anni.
Secondo i report prodotti nelle scorse settimane e mostrati in occasione dell’incontro dei soci in Prefettura, il disavanzo dello Stabile si aggira intorno ai sette milioni di euro.
Oggi, intanto, un gruppo di cinque lavoratori è ritornato al lavoro mentre gli altri colleghi continuano la protesta iniziata lo scorso 17 aprile e che ha determinato il blocco di tutte le attività.
I cinque in servizio non possono garantire il ripristino del normale andamento del Teatro, ma pare che alla base della scelta vi sia la volontà di “dare un segnale alla città e alle istituzioni dimostrando che c’è la voglia di tenere vivo lo Stabile, ma occorre fare in fretta”.
Tutti i lavoratori ed i sindacati rimarcano la necessità di un intervento economico da parte dei soci: Regione,Comune ed ex Provincia.