Tra le principali operazioni nell’ultimo anno dei Nas in materia di contrasto alle frodi sugli alimenti figura proprio la Sicilia. I carabinieri del nucleo antisofisticazione sventarono la distribuzione di chili e chili di carne suina potenzialmente infetta. Era proveniente infatti dall’estero da aree a rischio per il fenomeno della cosiddetta “peste suina”. Questa è un’operazione principe tra quelle citate dai Nas nella “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”. Ad essere stilato un bilancio dell’attività effettuata con numeri imponenti a garanzia della sicurezza alimentare in tutta Italia.
L’operazione che viene citata è quella in cui fu eseguito su un mezzo adibito al trasportato di alimenti riconducibile ad un’agenzia commerciale rumena. Attività che ha sede logistica a Catania. In quel caso si è proceduto al sequestro di 1.500 chili di prodotti di origine suina. Roba proveniente da zone estere soggette a restrizione, destinati a grossisti siciliani. Si scoprì che l’introduzione nel territorio nazionale avvenne in violazione dei vigenti regolamenti comunitari. Segnalato alle autorità sanitarie il cittadino comunitario di origine rumena, referente locale dell’agenzia commerciale. Il valore delle carni sequestrate corrispondeva a 30 mila euro.
Nella stessa provincia Catanese viene poi citato il sequestro, in altra operazione, di un’attività commerciale all’ingrosso di alimenti etnici. Era costituita da un capannone prefabbricato di tipo industriale dove, all’interno di celle frigorifere, furono rinvenute circa 25 tonnellate di prodotti. Si trattava di carne e pesce importati illegalmente, in cattivo stato di conservazione in considerazione delle gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali rilevate in tutti gli ambienti. Addirittura venne trovata “copiosa presenza di escrementi di roditori”. Rinvenute specie ittiche alloctone vive (gambero della Louisiana) di cui non è consentito il commercio nel territorio europeo. In quel caso venne denunciato il cittadino extracomunitario di origine cinese, titolare dell’attività. Il valore della struttura equivaleva ad un milione di euro e quello degli alimenti in sequestro da parte dei Nas a 500 mila. Ed ancora sequestrati 4 mila chili di alimenti etnici.
I Nas hanno reso noto il bilancio delle attività a livello nazionale. Nell’ultimo anno sottratte dalle tavole degli italiani oltre 8 mila tonnellate di alimenti irregolari di varia natura. In molti casi non era possibile capirne la provenienza, oppure erano mal conservati. Il loro valore ammonta a 34 milioni di euro. Nel complesso eseguite 27 mila ispezioni nei confronti dell’intera filiera agroalimentare (produzione, distribuzione e ristorazione). Rilevate irregolarità in oltre 10 mila strutture ispezionate, il 37% del totale.