“Cinque aggressioni in 40 giorni: non era mai accaduto un accanimento così!” E’ quanto segnala Anaao-Assomed commentando la serie di atti violenti che hanno come vittime i medici dei pronto soccorso siciliani.
L’ultimo episodio risale a pochi giorni all’ospedale Garibaldi di Catania dove un medico è stato colpito da un pugno sferrato da un uomo che è stato poi fermato.
“L’ennesimo episodio di aggressione ai dirigenti dei MCAU della Sicilia s’inscrive in una scia di attacchi e violenze, che da molti mesi, se non da qualche anno, rendono irrespirabile il clima dei Pronto Soccorso minando la serenità di tutto il personale medico e sanitario”, scrive Anaao-Assomed in una nota un cui ripercorre la serie di violenze dall’inizio dell’anno.
La prima aggressione del 2017 si è verificata l’1 gennaio, la seconda due settimane dopo, la terza in questo caso a Palermo, a fine gennaio; e poi ancora a Palermo a inizio febbraio e ora quest’altra a Catania. Nel 2016 furono 15.
“Un continuo assalto ai diritti e all’incolumità fisica dei medici e dei sanitari richiede l’assunzione di una iniziativa forte da parte di tutti: organi di governo, istituzioni, società civile”, scrive ancora Anaao-Assomed segnalando “l’inadeguata protezione che in questo, come in molti Pronto Soccorso della Sicilia, viene “garantita” al personale medico e sanitario, reo solo di svolgere il proprio lavoro e scontare le carenze del Servizio Sanitario Regionale”.
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