“I recenti fatti accaduti presso gli Istituti Penali Minorili di Acireale e Bicocca nella provincia di Catania, hanno messo in evidenza, ancora una volta, la drammaticità delle condizioni nelle quali opera il personale della Polizia Penitenziaria : ferme restando le necessità legate al trattamento rieducativo e al reinserimento nella società, occorre in primis garantire la sicurezza all’interno delle strutture detentive”. Lo afferma Armando Algozzino, S. Commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria, che esprime preoccupazione per gli avvenimenti susseguitisi negli ultimi mesi in Sicilia e non solo.
Nello specifico, tra i due Istituti catanesi, si sono recentemente registrati episodi inquietanti , quali tentativi di evasione, aggressioni e persino l’incendio di una cella.
“Non solo Catania ma tutto il Mezzogiorno : la lite tra detenuti al ‘Malaspina’ di Palermo nel maggio di quest’anno – spiega l’esponente sindacale – e, volgendo lo sguardo oltre la Sicilia, l’aggressione subita dagli agenti della Polizia Penitenziaria presso il ‘Nisida’ in Campania raccontano una realtà non più sostenibile , che richiede una rivisitazione critica della normativa che riguarda soprattutto i benefici dell’articolo 21, che disciplina, tra l’altro, l’assegnazione del lavoro all’esterno degli Istituti Penitenziari”.
“Ultimamente ci sono stati troppi tentativi di fuga – aggiunge – e gli atti di violenza al personale si sono intensificati : ciò impone una riflessione, che riguarda la necessità di concedere alcuni vantaggi stabiliti dalla legge soltanto ai ristretti davvero meritevoli e, laddove non vi siano queste condizioni, occorre valutare la possibilità che i detenuti in taluni casi scontino la pena presso gli Istituti per adulti, soprattutto se hanno già compiuto la maggiore età”.
“La mancanza di personale – sottolinea l’esponente sindacale- occupa il primo posto nell’agenda delle emergenze da affrontare, tuttavia esistono numerose altre problematiche da risolvere, quali l’inadeguatezza delle strutture detentive, la mancanza di vestiario, la scarsa attenzione rivolta alla formazione work in progress e in taluni casi, come accade a Palermo, anche l’assenza della mensa di servizio”.
Criticità, quelle che affliggono gli Istituti Penitenziari siciliani, che sono parte integrante delle rivendicazioni sindacali oggetto della manifestazione che si terrà a Palermo il prossimo 27 settembre.
“In quell’occasione, la UILPA Polizia Penitenziaria – conclude il S. Commissario nazionale – protesterà per accendere i riflettori, insieme ad altre sigle, su tutti i disagi che affliggono la Polizia Penitenziaria in Sicilia, incluse le condizioni di lavoro negli Istituti Penali Minorili”.
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