Via ai lavori all’aeroporto di Fontanarossa di Catania dopo il devastante incendio di lunedì scorso. Si sta provando a fare in fretta per ripristinare del tutto, o almeno in buona parte, le aree dove accogliere i passeggeri in partenza o in arrivo. Questo anche in funzione degli enormi disagi che si stanno verificando con l’utilizzo di altri scali che però non hanno le capacità per far fronte all’arrivo di altri voli.
La Sac, società di gestione dell’aeroporto Fontanarossa, ha quindi avviato le operazioni di pulizia e bonifica del terminal ‘A’. Al lavoro la ditta specializzata che sta operando senza soluzione di continuità per fasi. Nel corso della mattinata è stato anche effettuato un sopralluogo da Sac, Enac, protezione civile, vigili del fuoco e Comune di Catania all’interno del Terminal B (ex Morandi). Si sta verificando la possibilità di utilizzarne una parte, quella già sede dell’hub vaccinale durante l’emergenza Covid, per un impiego temporaneo da destinare a terminal passeggeri.
Relativamente all’ampliamento del terminal C, già ieri sera è iniziato il montaggio della tensostruttura. Consentirà una migliore gestione dei passeggeri in partenza e un progressivo aumento del numero dei voli. Infine, sul fronte Sigonella, ci sono stati dei precisi impegni in prima persona del ministro della Difesa Crosetto e del presidente della Regione, Renato Schifani. “In tal senso – precisano dalla Sac – l’aeronautica militare sta fornendo il massimo supporto. Numerosi tavoli tecnici sono stati svolti negli ultimi giorni e si stanno considerando molteplici possibilità”.
Nel frattempo, grazie alla collaborazione con il prefetto Maria Carmela Librizzi e con il governatore Renato Schifani, che ha richiamato tutti al senso di responsabilità comune per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani: il servizio proseguirà nei prossimi giorni.
“Questi giorni di grave emergenza del sistema aeroportuale siciliano, rendono chiaro a tutti come sia necessario potenziare lo scalo di Comiso”. A sostenerlo è il parlamentare Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle) che, per richiamare l’attenzione degli enti coinvolti sui progetti di ampliamento, ha anticipato la presentazione di un’interrogazione al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.
“Con l’aeroporto di Catania ko e con migliaia di viaggiatori sballottati in giro per la Sicilia, è evidente l’urgenza di dotarsi di un secondo hub in Sicilia orientale, capace di poter affiancare Fontanarossa. E bisogna riuscirci senza bisogno di attendere una nuova emergenza. E prima ancora – incalza Scerra – occorre uno sforzo di buon senso per dotare l’aeroporto di Comiso di strutture temporanee per l’accoglienza dei viaggiatori. E’ indecoroso costringere centinaia di persone a sedere in terra ed all’esterno, con temperature vicine ai 40 gradi”.
Al momento Comiso con 25 voli giornalieri e un volume di passeggeri dieci volte maggiore di quello registrato negli ultimi mesi è chiamato a sopperire ai problemi del Bellini di Catania. “Con due soli gate disponibili, è una missione proibitiva. Ne servirebbero almeno 5 per gestire senza troppi disagi situazioni del genere. L’ente gestore – conclude Filippo Scerra – deve essere sollecitato ad intraprendere azioni di questo tipo, con la guida dell’Enac e sotto il controllo del Ministero”.