Aggredisce padre e figlio, titolari di una carrozzeria, perché non gli avevano riparato l’auto scatenando una violenta rissa. E’ quello che è accaduto ad Adrano, nel catanese, dove l’aggressore, un 22enne residente nella cittadina del catanese, è stato denunciato con l’accusa di lesioni personali. Addirittura, secondo la ricostruzione di quanto accaduto, l’aggressione si sarebbe consumata persino a colpi di forbice. A procedere nei suoi confronti gli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Paolo Leone.
Nei giorni scorsi giungeva tramite il 112, il numero unico di emergenza, segnalazione di una rissa in corso in una zona periferica del territorio di Adrano. I poliziotti, raggiunto il luogo dove era stata segnalata per l’appunto la rissa, trovavano ad attenderli due uomini, padre e figlio. I due hanno riferito agli agenti di essere stati fisicamente aggrediti da un uomo, per l’appunto il 22enne, che protestava per la mancata riparazione del paraurti della sua autovettura. Una delle due vittime è infatti il titolare della carrozzeria.
L’aggressore avrebbe, in un primo momento, cercato di accedere all’interno del garage privato di padre e figlio, per poi aggredire entrambi utilizzando, in tale frangente, anche delle forbici scolastiche che sferrava contro le vittime. Il fattore scatenante dell’ira dell’uomo sarebbe da legare al ritardo della riparazione a fronte di un cospicuo anticipo in denaro.
Padre e figlio, a seguito dell’aggressione, venivano trasportati in ambulanza all’ospedale di Biancavilla dove venivano refertati e dimessi con una prognosi rispettivamente di trenta e dieci giorni. Il primo riportava una frattura incompleta della costa anteriore sinistra, diverse escoriazioni alle dita della mano sinistra con conseguente perdita di sangue. L’altro presentava traumi cervicali e addominali nonché al cranio dove veniva, inoltre, rilevata una ferita lacero contusa. Sulla base di questa ricostruzione i poliziotti del commissariato hanno denunciato il responsabile dell’aggressione per il reato di lesioni personali.