Un giovane annega mentre stava facendo il bagno, insieme al fratello diciottenne, nello specchio di mare davanti a Santa Maria la Scala, una frazione di Acireale, in provincia di Catania. E’ accaduto ieri pomeriggio, quando il mare era agitato. A perdere la vita un 27enne di origini tunisine.
Il fratello in salvo
Il fratello è riuscito a salvarsi grazie all’aiuto di un passante. Il corpo del giovane è stato ritrovato intorno alle 18,30 durante le ricerche a cui hanno preso parte guardia costiera, guardia di finanza e vigili del fuoco.
La comunità segnata
Una comunità che è stata segnata negli ultimi anni da un altro gravissimo lutto. Nel 2019 infatti morirono tre giovani travolti da un’onda anomala mentre erano su una Fiat Panda sul molo del porticciolo di Santa Maria la Scala. A perdere la vita Margherita Quattrocchi, 22 anni, Lorenzo D’Agata, di 27 anni, ed Enrico Cordella, di 22 anni. I loro corpi furono recuperati dalla guardia costiera. Per questo evento è stato osservato un minuto di silenzio nelle scuole e negli uffici pubblici e si è anche tenuto un momento commemorativo cui hanno partecipato le istituzioni, associazioni e la comunità cittadina. Nella frazione marinara di Acireale è stata inoltre organizzata una fiaccolata commemorativa e di solidarietà.
Un’altra tragedia ad inizio anno
Purtroppo un’altra tragedia ha colpito la zona orientale della Sicilia. Nel gennaio scorso ad essere stato ritrovato il corpo senza vita di Vincenzo Carrubba, 37 anni, l’operaio agricolo di Acate, annegato all’interno di una vasca per la raccolta delle acque in contrada Torrevecchia, all’interno dell’azienda “Feudo Arancio”. La vasca, una sorta di piccolo lago artificiale, esteso circa 2 mila metri quadri, aveva acque molte profonde e limacciose. Questo ha reso difficili le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Catania. Vincenzo Carrubba, era sposato ed aveva figli. Restano ancora dubbi sulle dinamiche dell’accaduto: non si sa se Carrubba si sia avvicinato al laghetto artificiale per un motivo preciso, se ha accusato un malore o se è scivolato lungo l’argine senza riuscire a riprendersi.
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