Operazione anti-abusivismo nel centro storico di Catania dove sono state sequestrate attrezzature e merce a venditori di spremute senza autorizzazione.

Sanzioni e sequestri per venditori ambulanti abusivi

Nell’ambito di un’operazione congiunta tra Polizia Municipale e Carabinieri, voluta dal sindaco Trantino e dall’assessore Porto per contrastare il commercio abusivo, sono stati sanzionati 16 venditori ambulanti di spremute e agrumi che operavano nel centro storico di Catania senza le necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie. Gli abusivi, posizionati in diverse zone centrali come Via Fragalà, Via Etnea, Piazza Stesicoro, Villa Bellini e Piazza Mazzini, sono stati multati per un totale di 29 mila euro. Oltre alla sanzione pecuniaria, gli agenti hanno proceduto anche con il sequestro di merce, attrezzature e banchi di vendita.

Controlli sulle norme igienico-sanitarie e autorizzazioni

I controlli hanno riguardato il rispetto sia delle norme igienico-sanitarie per la manipolazione di alimenti, sia delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico. Inoltre, alcuni venditori ambulanti sanzionati erano titolari di licenza itinerante ma operavano illegalmente nelle zone vietate del centro storico e senza rispettare le distanze minime dai mercati storici della città.

Lager per cani e conigli

I Carabinieri di Catania, nell’ambito di controlli volti a garantire il rispetto delle norme ambientali, hanno scoperto un allevamento abusivo di cani e conigli realizzato in un’area vincolata di quasi 100 mila mq nel territorio di Camporotondo Etneo. Con il supporto del Nucleo Operativo Ecologico e dell’ARPA Sicilia, è stato accertato che all’interno dell’area erano state costruite senza autorizzazione due strutture in cemento di 411 mq totali per ricoverare gli animali.

Cani e conigli in tenuti in condizioni pessime

All’interno i militari hanno trovato 16 cani di razza Bulldog Terrier, di cui 6 cuccioli, e un cucciolo di cane pastore dell’Asia centrale con coda e orecchie tagliate, oltre a diversi conigli nani. Gli animali erano rinchiusi in gabbie anguste sporche e maleodoranti, senza acqua né possibilità di muoversi, costretti a sdraiarsi sui propri escrementi. Le indagini hanno portato alla denuncia del proprietario del terreno, un 51enne del posto, e di sua figlia 30enne per realizzazione abusiva di opere in area vincolata e maltrattamento di animali.

Scatta il sequestro

L’area di 100 mila mq è stata posta sotto sequestro, mentre i cani e i conigli rinvenuti sono stati affidati alle cure dei veterinari dell’ASP di Catania e trasferiti in strutture autorizzate. L’intervento rientra nell’attività di controllo del territorio dei Carabinieri, che non si limita solo a reprimere l’illegalità diffusa ma mira anche a tutelare l’ambiente e il benessere dei cittadini.