l'inaugurazione

A Librino la Casa del Volontariato

Volontari e residenti, responsabili di associazioni e di istituzioni: in centinaia hanno partecipato oggi all’inaugurazione della Casa del Volontariato di Librino, attigua alla Parrocchia Resurrezione del Signore di Viale Castagnola.

Una festa a coronamento di un lungo percorso, che ha visto i locali di proprietà comunale, fino a tre anni fa sede dell’Istituto scolastico Fontanarossa, poi in parte utilizzati dalla Misericordia di Librino, finalmente concessi dall’amministrazione alla Parrocchia per finalità sociali.

E così l’immobile, ristrutturato e reso funzionale da volontari e operatori, è diventato sede del Centro di Servizio per il Volontariato Etneo, della Misericordia di Librino e del coordinamento di associazioni di protezione civile FIR (Forza Intervento Rapido).

A tagliare il nastro, l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina che ha dato la benedizione, gli assessori comunali al Welfare Angelo Villari e alla valorizzazione di Librino Rosario D’Agata, il presidente del CSVE Salvo Raffa e del Vol.Si. (Volontariato Siciliano) Santo Carnazzo, il presidente del Co.Ge. (Comitato di gestione del fondo speciale volontariato per la Sicilia) Vito Puccio, il direttore generale del Dipartimento regionale di Protezione Civile Calogero Foti.

A fianco alla Casa del Volontariato, è stata aperta anche una bambinopoli, realizzata ad opera della Misericordia di Librino con il contributo del presidente della VI Municipalità Lorenzo Leone. Un ringraziamento è stato tributato dal CSVE al parroco don Salvo Cubito e al dirigente scolastico Concetta Tumminia.

“Questa esperienza è una buona prassi per Catania, perché i locali sono stati custoditi e mantenuti per tre anni grazie all’uso che ne ha fatto la Misericordia: se per un certo tempo fossero stati inutilizzati, oggi li troveremmo vandalizzati”, ha sottolineato Santo Carnazzo.

E alla Misericordia è andato il grazie del Csve tramite il presidente Salvo Raffa, che ha detto: «Quella di oggi non è l’inaugurazione di un immobile, ma l’apertura alla città di luogo di contenuti e di valori, la casa dei cittadini che vogliono impegnarsi e dedicare del tempo a servizio del territorio». «In un periodo in cui il volontariato ha sempre meno risorse economiche, questo di Librino è sicuramente un modello per tutta la Sicilia», ha rilevato Vito Puccio.

“Pensiamo questa Casa come un ponte, affinché il volontariato possa lasciare un segno nella società”, è l’auspicio dell’ing. Foti.

A concludere gli interventi, gli assessori comunali: mentre D’Agata ha ringraziato il volontariato e la parrocchia per l’impegno svolto a Librino, Villari ha ricostruito il percorso di assegnazione del bene e sottolineato il dialogo con le associazioni che “in questo quartiere l’amministrazione intende incrementare per rafforzare il rapporto fra cittadini e istituzioni”.

A concludere la mattinata, prima della festa, la benedizione della cucina da campo del coordinamento FIR.

Leggi l'articolo completo