L’Unità Operativa Educazione e promozione della salute aziendale (UO EPSA), diretta dal dott. Salvatore Cacciola, organizza il prossimo 23 marzo, dalle ore 15.00, presso l’Aula Magna del Primo I.C. “G. Russo” (via Aldo Moro, 21/23), un corso di formazione sugli incidenti domestici.
Il corso, della durata di 3 ore, è rivolto a 15 assistenti alla comunicazione e assistenti igienico-sanitari (che si occupano di bambini di scuola dell’infanzia e primaria) degli Istituti comprensivi del territorio.
Il corso è gratuito. A tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
L’iniziativa è svolta nell’ambito delle attività del progetto Piano di Prevenzione 2014/2018 MO 2.6 “Programma di Prevenzione incidenti domestici” ed finalizzata alla costruzione di una rete sanità-scuola-famiglia.
Il corso intende inoltre aumentare sia l’attenzione degli educatori sul problema degli incidenti domestici affinché sviluppino, nelle loro scuole, progetti con i bambini e cambiamenti strutturali; sia la consapevolezza dei genitori e degli educatori sui comportamenti pericolosi dei bambini.
Il SINIACA (Sistema Informativo nazionale sugli infortuni in ambienti di civile abitazione, presso l’Istituto Superiore di Sanità) ha stimato in circa 135 mila, l’anno, il numero di ricoveri ospedalieri per infortunio domestico. I luoghi con le maggiori frequenze d’infortunio della casa sono rappresentati dal soggiorno/camera da letto (18.6%), seguiti da varie pertinenze come garage, parcheggio (17,9%) e dalla cucina (17,2%).
La dinamica più frequente (e anche quella mediamente più grave in termini di conseguenze invalidanti, soprattutto per la popolazione anziana) è la caduta da altezza non specificata (29,7%) inclusi gli inciampi, i salti e le spinte, seguita dalla caduta a livello (11,9%), compresi gli scivolamenti. Sommando tra loro tutte le dinamiche di caduta si ottiene una proporzione prossima alla metà dei casi d’infortunio domestico (47,9%). Seguono gli urti (15,5%) e gli incidenti con ferita da oggetto penetrante o tagliente (11,8%).
La maggior parte di tali eventi, però, è prevedibile ed è evitabile mediante l’adozione di comportamenti adeguati e di modifiche, talora anche piccole, degli ambienti di vita per renderli più sicuri.
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