“A Catania c’è grande voglia di riscatto e grande dinamismo. Abbiamo attraversato la fase più delicata del dissesto ma non ci siamo scoraggiati. Ci saranno ora imminenti novità di eccezionale valenza che racconteremo alla città. A Catania, è opportuno preannunciare, ci saranno investimenti da 500 milioni di dollari con 350 nuove assunzioni che una volta ultimato il nuovo stabilimento di una multinazionale, verranno determinate con una importante boccata di ossigeno a livello occupazionale ed imprenditoriale”.
Lo ha annunciato il sindaco di Catania Salvo Pogliese intervistato dall’Adnkronos anche nella sua qualità di segretario regionale di Fratelli d’Italia.
Parlando da sindaco Pogliese ha aggiunto come a brevissimo “approveremo in giunta due regolamenti innovativi a livello nazionale sul turismo congressuale e di gruppo. All’interno della giunta – ha evidenziato – andremo ad erogare un milione di euro complessivo, ovvero, contributi importanti per gli eventi sportivi e congressuali in base ai pernottamenti determinati. Abbiamo anche approvato nell’ottobre scorso le linee guida del piano regolatore generale e stiamo avviando l’iter per il secondo step”.
Parlando invece del difficile momento societario attraversato dalla squadra di calcio cittadina, il sindaco del capoluogo etneo si è sinceramente augurato “che possa esserci un passaggio di testimone. Sono assolutamente riconoscente nei confronti della società del Calcio Catania – ha proseguito- che ha regalato eccezionali soddisfazioni che non dobbiamo dimenticare ma credo sia giunto il tempo di un passaggio del testimone”.
“Mi interessa poco sapere chi sarà il nuovo proprietario del Calcio Catania – ha concluso il sindaco- mi interessa invece se tutto ciò potrà essere determinato da una grande passione e da risorse sufficienti per immaginare una programmazione seria per ritornare nei palcoscenici importanti per la nostra città”.
Vestendo, poi, i panni del segretario politico Pogliese ha affrontato i temi nazionali “Sono convinto che in Emilia Romagna il centrodestra può vincere ma non è semplice. Oggettivamente Bonaccini non ha amministrato male ed è una regione storicamente di sinistra. Ma quello che è accaduto in Umbria può essere propedeutico di quanto può accadere in Emilia Romagna. Se ciò dovesse accadere sono convinto che di andrebbe a votare alle politiche anche nell’aprile del 2020 perché se fossi Zingaretti non troverei più un motivo per rimanere all’interno di questo governo ribaltonista assolutamente eretico”.
“Ad agosto Renzi ha imposto la linea, ha fregato Zingaretti – ha aggiunto quale segretario regionale di partito – qualche mese dopo ha costituito un nuovo partito che, al di là dei risultati assolutamente modesti, ha eroso consensi al Pd. Per questo – ha evidenziato- non credo vi sia alcun motivo per rimanere dopo aver perso due regioni storiche come l’Umbria e, appunto, se dovesse accadere, anche l’Emilia Romagna”.
Per l’esponente del partito di Giorgia Meloni “il centrodestra è stato sempre inclusivo. All’interno del centrodestra ci sono state sensibilità diverse con rapporti di forza ovviamente diversi”.
“Ai più scettici ricordo che la Lega è stata sempre una forza politica inserita nel centrodestra a trazione berlusconiana – evidenzia Pogliese- e oggi sono cambiati i rapporti di forza e la Lega ha conquistato consensi certamente significativi”.
“Nella nostra coalizione – conclude- ci sono sempre state anime identitarie, sociali, liberali e quindi credo che con la stessa impostazione il centrodestra possa andare anche con rapporti di forza diversi ma credo che questo importi poco”.
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