Sono cinque le persone arrestate, una è ancora quella ricercata, nell’ambito dell’operazione di polizia ‘Smoke Free’ che a Catania ha sgominato una banda di rapinatori specializzata nell’assalto ai furgoni carichi di sigarette.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della sezione Antirapina della squadra Mobile, a capo della banda c’era Giovanni Gagliano che essendo stato dipendente della società di distribuzione tabacchi, utilizzava le conoscenze acquisite relative ai percorsi dei furgoni, alle sedi dei destinatari delle forniture, ai sistemi di antifurto posti sui mezzi per organizzare, dettagliatamente le rapine.
Sono Concetto Aiello, 41 anni, pregiudicato, già agli arresti domiciliari, Massimiliano arena, 33 anni, inteso “Massimo”, pregiudicato, già detenuto, Giovanni Gagliano, 26 anni, pregiudicato, Salvatore Lo re, 38 anni, pregiudicato e Vincenzo Virga, 42 anni, pregiudicato, già agli arresti domiciliari.
Alla banda sono contestate tre rapine aggravate commesse il 3 giugno 2014, il 10 febbraio ed il 13 marzo 2015 e tre furti aggravati in abitazione commessi a Catania e in alcuni comuni della provincia rispettivamente il 23 febbraio 12 e 18 marzo 2015.
A Gagliano è stato anche contestata la detenzione illegale di due pistole semiautomatiche.
Tra gli arrestati c’è anche Massimiliano Arena (già in carcere), figlio di Giovanni latitante dal 1993, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “Programma Speciale di ricerca” catturato a ottobre 2011.
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine e furti in appartamento, nonché ricettazione e detenzione e porto illegale di armi da fuoco.
Le indagini sono state avviate dopo l’ elevato numero di segnalazioni di rapine tra giugno 2014 e marzo 2015, ai danni della società che distribuisce tabacchi a Catania e provincia.
Solo tra la seconda metà del 2013, per tutto il 2014 e sino ai primi mesi del 2015, complessivamente, quattordici rapine con la sottrazione di quantitativi vari di tabacchi lavorati nazionali ed esteri, con conseguente ingente danno patrimoniale (ogni singolo scatolo, contiene sigarette per un controvalore di rivendita al pubblico di circa euro 2.200).
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