Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Niscemi con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce e tentata estorsione ai danni del padre.
L’intervento della Polizia
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto a seguito di una chiamata di emergenza giunta al Commissariato di Pubblica Sicurezza. La vittima, un uomo anziano, ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito fisicamente dal figlio dopo aver rifiutato di consegnargli del denaro.
Le accuse
Il figlio, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe strattonato e minacciato il padre, chiedendo con insistenza una somma di denaro. L’uomo, esasperato dalle continue richieste e preoccupato per la propria incolumità e quella della sua famiglia, ha deciso di sporgere denuncia contro il figlio.
Il “Codice Rosso” e l’arresto
Già il giorno precedente all’aggressione, la vittima si era recata presso il Commissariato per denunciare il figlio per maltrattamenti in famiglia, attivando la procedura del “Codice Rosso”, un protocollo di intervento rapido in caso di violenza domestica. A seguito dell’ultimo episodio, il 43enne è stato rintracciato e arrestato dalla Polizia.
La convalida dell’arresto e il divieto di avvicinamento
L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Gela, che ha disposto per l’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Abusi su due colleghe, dipendente di hotel arrestato per violenza sessuale
Un uomo di 38 anni, originario del nord Italia, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di due giovani. L’uomo, al momento dei fatti dipendente di una struttura alberghiera a Giardini Naxos, avrebbe abusato sessualmente dei due giovani in più occasioni.
Arresto eseguito in Calabria
L’arresto, eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Taormina in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Messina, è avvenuto in Calabria, attuale luogo di lavoro dell’indagato.
Denunce presentate a giugno
I fatti risalgono allo scorso giugno, quando le vittime hanno presentato denuncia ai Carabinieri. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno portato all’identificazione del presunto autore degli abusi.
Indagini basate su testimonianze
I militari dell’Arma, sulla base delle dichiarazioni rese dalle vittime e da alcuni testimoni, sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti e ad acquisire elementi indizianti a carico dell’indagato.
Commenta con Facebook