Un uomo arrestato a Caktanissetta e trasferito in carcere perché riconosciuto come un truffatore seriale nel mondo dell’on line. Per oltre un decennio è stato beccato a mettere a segno una serie di raggiri e adesso ha avuto una condanna dietro l’altro, al punto da fargli superare la sospensione della pena. Ecco perché è finito dietro le sbarre.
L’uomo, a partire dal 2010, secondo quanto accertato dagli inquirenti, si è reso responsabile di un’allarmante serie di truffe commesse sul web. Reati commessi ai danni di una vasta platea di “utenti della rete”. La squadra mobile di Caltanissetta lo ha arrestato in esecuzione di un provvedimento di cumulo di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica del tribunale di Milano. Sono molteplici le sentenze di condanna emesse dall’autorità giudiziaria per reati che hanno interessato vittime residenti in diverse regioni del territorio nazionale.
L’uomo, a partire dall’anno 2010, e per gli anni a seguire, si è reso, infatti, responsabile di un elevato numero di truffe attraverso internet. La serialità delle condotte poste in essere ha infatti condotto all’applicazione dell’aumento di pena previsto per la recidiva aggravata e reiterata. Una volta rintracciato in territorio di Caltanissetta dai poliziotti della squadra mobile, l’arrestato condotto in carcere dove dovrà scontare una pena di 4 anni e 11 mesi di reclusione.
Da evidenziare che il fenomeno delle truffe sul web è in esponenziale aumento in Sicilia. Anche perché gli acquisti e le tendenze dei siciliani si stanno spostando chiaramente sul mondo on line. Di conseguenza i truffatori si adeguano ai tempi che cambiano. Solo per citare alcuni dati statistici, seppur parziali, nei primi 11 mesi del 2022 solo la polizia postale di Catania ha trattato oltre 1.100 casi di truffe online, con vittime anche minori, e di cui oltre il 60% è costituito, come tipologia, proprio dalle truffe in ambito commercio elettronico, per l’acquisto di beni e servizi immobiliari legati all’affitto di case vacanze fantasma. Solo in questi ambiti criminali sono stati sottratti quasi 500 mila euro, per i quali sono state denunciate più di 370 persone e sequestrati alcuni spazi virtuali.