- Sgomento e dolore nel 118 siciliano
- E’ morto Calogero (detto Rino) Alaimo, coordinatore degli infermieri della centrale del 118 di Caltanissetta
- Alaimo, conosciuto da tutti, è stato strappato all’affetto dei suoi cari da una dissecazione dell’arteria renale
- Aveva 59 anni
Lutto nel 118 siciliano. E’ morto Calogero (detto Rino) Alaimo, coordinatore degli infermieri della centrale del 118 di Caltanissetta. Alaimo, conosciuto da tutti come uno dei pilastri del 118, aveva 59 anni.
Il malore nella sua casa di Petralia Sottana
Una tragedia che si è consumata in poco meno di due ore. Intorno alle 22 di ieri sera, Alaimo, che si trovava nella sua casa di Petralia Sottana, ha accusato un malore improvviso. Sono stati allertati immediatamente i soccorsi: all’arrivo dell’elisoccorso l’uomo è stato intubato e trasferito all’ospedale Civico di Palermo.
Vani i tentativi di rianimarlo: appena giunto al nosocomio del capoluogo regionale è deceduto.
Durissima la diagnosi dei medici: dissecazione dell’arteria renale.
Lo sgomento dei colleghi
Grande sgomento e dolore per i colleghi del 118 di Alaimo, apprezzato e amato da tutti. Negli anni si era occupato anche di formazione nell’ambito del primo soccorso.
Giuseppe Civiletto del 118 lo ricorda così: “Oggi piango l’uomo che con la sua professionalità ha dimostrato alla nazione intera l’importanza degli infermieri nel mondo dell’emergenza del sistema 118. Oggi ci lascia Calogero Alaimo per gli amici Rino. Porterò nel cuore una delle persone più care che ha arricchito le nostre vite con le sue esperienze e conoscenza e che ha fatto del 118 sicilia una delle realtà più brillanti d’Italia. Una grandissima perdita per la comunità.R.I.P. Amico mio.Onore a te”.
A febbraio un altro lutto nel 118 siciliano
Un altro lutto aveva colpito il 118 siciliano nel mese di febbraio di quest’anno. E’ morto Gaetano Barone, sanitario del 118 dal cuore grande. Ciminna piange un ragazzo disponibile con tutti, sia in ambito lavorativo, che nel sociale. Nella sua comunità di appartenenza si impegnava premurosamente su vari fronti: da quello religioso a quello teatrale. Una terribile malattia lo ha strappato all’affetto dei suoi cari.
“Ti ricorderemo sempre con tanto affetto – avevano scritto i colleghi – caro Gaetano, resterai sempre uno di noi, un valido professionista del 118 siciliano e un carissimo amico di tutti”.
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