“Non sapevo nulla della strage di via d’Amelio. Quando ho appreso la notizia sono andato su tutte le furie, sono diventato un pazzo perche’ a me queste cose non piacciono”.
E’ quanto ha affermato, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, il capo indiscusso di Cosa nostra nel nisseno, Giuseppe “Piddu” Madonia deponendo al processo “Borsellino quater” in corso davanti la Corte d’Assise di Caltanissetta.
“In provincia di Caltanissetta – ha aggiunto il boss – non e’ mai successo niente del genere”.
Rispondendo alle domande dell’avvocato Flavio Sinatra, difensore di Salvatore Madonia e Vittorio Tutino, entrambi imputati
nell’ambito del “Borsellino quater”, Piddu Madonia ha detto di essere stato piu’ volte accusato dall’ex pentito Calogero Pulci, anche lui imputato per calunnia aggravata nell’ambito del “Borsellino quater”.
“Pulci – ha sottolineato Piddu Madonia – ha detto che io avrei tentato di corrompere in passato, con una valigia piena di soldi, due magistrati di Caltanissetta. Al termine del processo per questo episodio, fui assolto”.
Madonia ha anche detto alla Corte di aver lasciato la Sicilia nell’89 per poi essere arrestato nel settembre del ’92 a Vicenza.
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