La provincia di Caltanissetta è stata duramente colpita da un violento temporale nella notte, con forti piogge e raffiche di vento che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco in oltre trenta occasioni. I comuni maggiormente interessati, oltre al capoluogo, sono stati Gela, Sommatino e Riesi.
Gli interventi dei pompieri si sono concentrati principalmente su allagamenti di abitazioni, auto impantanate nel fango e rimozione di rami e detriti dalle strade. La centrale operativa dei Vigili del Fuoco ha registrato inoltre un’ulteriore ventina di interventi in coda, in attesa di essere effettuati.
A Caltanissetta, il sindaco Walter Tesauro ha disposto la chiusura di aree verdi, del cimitero comunale e delle riserve, invitando la cittadinanza a limitare gli spostamenti allo stretto necessario.
A causa della pioggia battente, seguita a mesi di siccità, è crollato un costone di roccia in via Pergusa .La strada, una delle arterie più importanti di accesso alla città, è chiusa al transito. Sul posto oltre ai vigili urbani e vigili del fuoco anche i volontari dell’Ente corpo protezione civile. Le zone più colpite dall’acqua sono Dittaino e Leonforte. A Pergusa, in contrada Parasporino una famiglia è isolata a causa del fango che ha invaso la strada di accesso all’abitazione
Il maltempo, con temporali e forti venti, si è abbattuto sulla Sicilia centro-orientale a partire dalla notte, interessando le province di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna e, parzialmente, Caltanissetta. Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile aveva emesso un’allerta arancione nella giornata precedente.
A Catania, in seguito all’ordinanza del sindaco, sono state disposte la chiusura delle scuole, dei parchi e dei giardini pubblici. L’allerta meteo diramata per la giornata odierna si è concretizzata, portando con sé i disagi previsti.
Le forti precipitazioni, in parte attese a causa della prolungata siccità che affligge l’isola e aggrava la crisi idrica, hanno causato disagi in diverse province. Le zone più colpite sono state quelle dell’ennese e del nisseno, con accumuli di pioggia fino a 150 millimetri in alcune località. Minori disagi si sono registrati nel palermitano e nel trapanese, limitati ad allagamenti di tombini e presenza di fango sulle strade. Il servizio agrometeorologico siciliano, pur rilevando una discrepanza tra le previsioni dei modelli e l’effettiva evoluzione del fronte temporalesco, sottolinea l’importanza dell’arrivo delle precipitazioni, auspicando un’evoluzione favorevole per l’approvvigionamento idrico degli invasi.
Le squadre di soccorso erano pronte a entrare in azione. Si attendevano forti precipitazioni soprattutto nel trapanese e nell’agrigentino. Alla fine la pioggia è arrivata ma soprattutto nella zona dell’ennese e del nisseno. Qui sono caduti in alcuni punti anche 150 millimetri di pioggia. Molto meno nel palermitano e nel trapanese. In queste zone solo qualche tombino saltato e un po’ di fango per strada. “Non è arrivata esattamente con i tempi indicati dai modelli, che hanno faticato tantissimo ad interpretare l’evoluzione del fronte, l’importante è che sia arrivata, ora cerchiamo di capire l’evoluzione successiva, vale a dire la traiettoria del centro di bassa pressione – dicono dal servizio agrometeorologico siciliano – Peccato che nelle aree di raccolta degli invasi sia arrivato molto poco, ma la fase instabile non è finita, quindi attendiamo fiduciosi”.
Quattro voli sono stati dirottati dall’aeroporto di Catania Fontanarossa a quello di Palermo Falcone Borsellino a causa del maltempo. Sono i voli Ryanair da Pisa, da Madrid e il Parigi Beauvais e il Turkish Airlines da Instanbul che dovevano atterrare dalle 8.15 alle 8.50.