La Procura della Repubblica di Gela ha disposto l’arresto di quattro persone, due di Niscemi e due di Catania, accusate di aver tentato una rapina ai danni di un uomo di 80 anni a Niscemi nel giugno 2023. Secondo le indagini, condotte dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Niscemi, il piano criminale sarebbe stato ideato dai due niscemesi, che si sarebbero poi rivolti ai due catanesi per l’esecuzione materiale del colpo.

Il sopralluogo e l’aggressione

Le indagini hanno rivelato che i due catanesi si erano recati a Niscemi il giorno prima della tentata rapina per un sopralluogo. Il giorno dell’aggressione, i due niscemesi avrebbero accompagnato i catanesi, insieme a un terzo complice non ancora identificato, a casa dell’anziano. I tre, dopo essersi coperti il volto, hanno fatto irruzione nell’abitazione aggredendo l’uomo.

La reazione dell’anziano e la fuga dei malviventi

Nonostante l’età avanzata e l’aggressione subita, l’anziano ha reagito con coraggio urlando per chiedere aiuto, nonostante avesse la bocca coperta con del nastro adesivo. Le sue urla hanno messo in fuga i tre aggressori, che si sono dati alla fuga senza riuscire a portare a termine la rapina.

Le indagini e l’ordinanza di custodia cautelare

Grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi dei filmati delle telecamere di sicurezza, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dei quattro sospettati. Il GIP di Gela, ritenendo fondati gli elementi di prova raccolti a carico degli indagati, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti e quattro, sottolineando il grave pericolo che gli stessi potessero reiterare i reati.

I due catanesi in semilibertà

Al momento del fatto, i due catanesi si trovavano in regime di semilibertà e avevano approfittato di un permesso premio per commettere la tentata rapina. La loro posizione è ora ulteriormente aggravata dalla nuova accusa. Le indagini sono ancora in corso per identificare l’altro complice.

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