All’ospedale si presentò con un’emorragia ma non venne subito operata per questa lesione. E proprio per questo motivo morì. A distanza di quasi 10 anni da quell’episodio di presunta malasanità si è pronunciato il tribunale di Caltanissetta che ha condannato solo uno dei quattro medici che erano finiti sotto accusa. Il caso fu quello che vide come vittima Viviana Meli, 29 anni di Palma di Montechiaro. Rimase coinvolta in un grave incidente stradale, fu trasferita all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta ma gli fu trascurata la lesione ad un rene.
Il pronunciamento
E’ arrivata la sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Caltanissetta. L’unica condannata è l’urologa Carla Cammarata che ha avuto un anno e sei mesi, pena sospesa. Assolti invece gli altri tre medici imputati, l’anestesista rianimatore Salvino Asaro e gli ortopedici Angelo Santamaria e Michele Palumbo. Le motivazioni saranno depositate entro i prossimi 90 giorni.
I fatti
L’incidente avvenne il 14 settembre del 2012 sulla statale 640 a Palma di Montechiaro. La giovane fu subito trasferita all’ospedale Sant’Elia in gravi condizioni. I medici optarono per farle subito un intervento chirurgico al femore, mentre tralasciarono, secondo l’accusa, la lesione al rene. La morte sarebbe avvenuta proprio a causa di un’emorragia legata alla lesione al rene.
Lo sfogo della mamma della vittima
Non si riesce a dare pace Maria Angela Cantavenera, mamma di Viviana Meli. La sentenza non l’ha soddisfatta: “Un anno e sei mesi per omicidio colposo, pena che nessuno sconterà – commenta sui social -. Questa è la giustizia italiana. Si rimane senza parole, così sono rimasta ieri in quel tribunale di Caltanissetta, svuotata, impassibile, impotente di fronte ad una sentenza che non rende giustizia e non da neanche verità, le uniche cose che abbiamo sempre cercato. Molti mi diranno: ‘La vita continua’. Sì, continua ma non per me… La mia si è fermata quel giorno là in quell’ospedale”
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