Muore improvvisamente all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta nonostante sia un “codice verde”, aperta un’inchiesta su un presunto caso di malasanità. Per questo episodio, accaduto lo scorso 21 aprile, la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Si vuole fare luce sulla morte di Angelo Lombardo, 76 anni. La famiglia dell’uomo, assistita dall’avvocato Giuseppe Dacquì, ha presentato una denuncia ed è stata già eseguita l’autopsia. Secondo la ricostruzione della figlia del 76enne, il 21 aprile il padre aveva avvertito forti dolori in particolare alla spalla e sotto le costole.
Il racconto della figlia della vittima
La donna ha raccontato che l’ambulanza avrebbe trasportato l’uomo in pronto soccorso a sirene spente e procedendo ad andatura lentissima. La registrazione al triage è avvenuta alle 14.35 ed è stato assegnato il codice verde. E, sempre secondo il racconto della figlia, nonostante le visibili sofferenze, il 76enne sarebbe stato fatto entrare alle 16.30 in ambulatorio per la visita. A quel punto sono stati eseguiti gli esami e una tac dalla quale non sarebbe emersa la gravità del quadro clinico. Intorno alle 19 l’uomo, che continuava ad accusare forti dolori anche al volto e al collo, è morto improvvisamente. La famiglia chiede venga chiarito cosa sia accaduto.
Il caso recente nel palermitano
Un recente caso nella sanità ha scosso anche il palermitano. Indagini dei carabinieri aperte il mese scorso sulla morte di Laura Daidone, mamma di 37 anni, morta dopo un intervento chirurgico all’ospedale Giglio di Cefalù, dove era ricoverata da 15 giorni per un intervento all’intestino. Dopo la denuncia da parte dei familiari disposta dalla procura l’autopsia. “Le condizioni cliniche purtroppo erano troppo critiche e complesse e i nostri medici hanno fatto tutto il possibile. Ci dispiace tantissimo e siamo vicini e solidali alla famiglia nel dolore” era stato scritto in una nota della fondazione Giglio.
La bimba di 4 anni
Sempre il mese scorso si è verificato anche il caso della piccola Alessia Gabriela Nigel, morta all’ospedale di Sciacca dove era arrivata con febbre alta. Il sostituto procuratore di Sciacca, Alberto Gaitto, anche in questo caso ha disposto l’autopsia sul cadavere della bambina di 4 anni. Si vogliono appurare eventuali responsabilità da parte degli operatori sanitari che si sono occupati, a vario titolo, di Alessia dopo il suo arrivo in ospedale e il ricovero nel reparto di Pediatria.
Commenta con Facebook