Agli arresti domiciliari, per scontare una condanna a un anno e otto mesi di reclusione per furto aggravato, un trentenne di Caltanissetta, Maurizio Emanuel Santoro, era protagonista, in casa, di continue molestie e aggressioni nei confronti dei suoi familiari conviventi che hanno reso necessarie più interventi della polizia.
L’uomo è stato condannato in via definitiva, nel febbraio del 2019, dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, a un anno e otto mesi di reclusione per il reato di furto aggravato. All’uomo il Tribunale di Sorveglianza aveva concesso l’esecuzione della pena, presso il proprio domicilio, in regime di detenzione domiciliare ma le continue liti in casa e i comportamenti aggressivi tenuti nei confronti dei familiari conviventi, che nei giorni scorsi, hanno più volte reso necessario l’intervento dei poliziotti della sezione volante per calmare gli animi, hanno convinto il magistrato di Sorveglianza a sospendere cautelarmente l’esecuzione della misura alternativa, disponendo il trasferimento in carcere del condannato.
Dopo un rapporto di investigatori delle Volanti della Questura Nissena il Magistrato di Sorveglianza ha sospendere cautelarmente l’esecuzione della misura alternativa, disponendo il trasferimento in carcere del condannato.
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