Il procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, in merito alle decisioni del Riesame dopo l’operazione antimafia denominate “Camaleonte”, spiega che nel procedimento penale a carico di Salvatore Luca più altri, in merito alle posizioni processuali dei tre indagati Salvatore, Francesco Antonio e Rocco Luca “è stata confermata l’ordinanza cautelare in punto di gravità indiziaria in relazione al contestato delitto di concorso esterno in associazione mafiosa; a loro carico è stata applicata in luogo della custodia in carcere, la misura cautelare del divieto di dimora nella province di Caltanissetta e di Ragusa. Si tratta, dunque, unicamente di una attenuazione della misura cautelare originariamente imposta”.
Sulle posizioni processuali di Concetta Lo Nigro, Francesco Gallo, Emanuela Lo Nigro e Maria Assunta Luca, tutti sottoposti ad indagini per diverse ipotesi di riciclaggio, “è stata confermata l’ordinanza cautelare sia in punto di gravità indiziaria che di scelta della misura cautelare (divieto di dimora nella province di Caltanissetta e di Ragusa) originariamente imposta”, osserva Bertone.
Quanto al sequestro preventivo dei beni, il Riesame ha disposto, per quanto attiene ai tre Luca, la restituzione unicamente dei beni acquisiti anteriormente al 1995 (periodo antecedente alla contestazione di concorso esterno in associazione mafiosa).
Per gli altri indagati, la restituzione unicamente dei beni acquisiti prima del 2002 (periodo antecedente alla contestazione di riciclaggio). “Risulta per il resto integralmente confermato – conclude il procuratore capo di Caltanissetta – il provvedimento di sequestro relativamente alle srl Lucauto, Car Luca, Terranova Immobiliare, Immobilluca, Luca Costruzioni. Personale del Nucleo di polizia economico finanziaria di Caltanissetta sta, inoltre, provvedendo alla esecuzione di ulteriore provvedimento di sequestro relativo alla società Mirto srl (integralmente di proprietà della Terranova Immobiliare). Appare, pertanto, opportuno rimarcare, contrariamente a quanto erroneamente rappresentato in talune notizie di stampa, la sostanziale tenuta dell’impostazione contenuta nei provvedimenti cautelari emessi dal Gip su richiesta di quest’ufficio”.
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