Tavolo tecnico a Caltanissetta tra le forze dell’ordine

Lotta all’abusivismo commerciale, pugno duro sugli ambulanti irregolari

Sarà lotta senza quartiere all’abusivismo commerciale nell’intera provincia di Caltanissetta. Stabilito un primo piano d’intervento tra forze dell’ordine, polizia municipale, vigili del fuoco e tecnici dell’Azienda sanitaria provinciale. Una decisione che scaturisce in seguito alle esigenze emerse il mese scorso in prefettura. Un focus sarà incentrato sugli ambulanti abusivi, divenuti una vera e propria piaga per l’economia legale del territorio nisseno, già fortemente provato dagli strascichi della crisi post pandemia e dall’ulteriore problema del caro energia. Proprio la presenza di questi operatori abusivi sta diventando l’ulteriore mazzata al settore del commercio locale.

Il tavolo tecnico in questura

Questa mattina il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari ha presieduto in questura il tavolo tecnico con l’obiettivo proprio di programmare specifici servizi per la prevenzione e la repressione dell’abusivismo commerciale. L’input era arrivato in seguito a quanto era stato deciso nel corso del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza che si era a sua volta tenuto in prefettura lo scorso 8 settembre. Ad aver partecipato anche rappresentanti dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza, delle polizie municipali dei Comuni più estesi del territorio, ed ancora componenti dell’Asp e dei vigili del fuoco.

Controlli interforze già avviati

I controlli interforze, già iniziati da qualche settimana, andranno ad articolare una campagna di servizio mirata a garantire il rispetto della legalità in tutti i settori commerciali. Particolare attenzione sarà data al commercio ambulante, ambito nel quale spesso si annidano le maggiori violazioni. L’obiettivo è quello di difendere gli operatori che rispettano la legge, i regolamenti di settore e i limiti delle licenze di cui sono titolari.

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La concorrenza sleale ulteriore mazzata alla crisi

“Gli operatori in regola, infatti – ha sottolineato il questore -, nel già complesso quadro sociale attuale, rischiano di subire la sleale concorrenza di soggetti imprenditori improvvisati o peggio di ‘abusivi professionali’ che esercitano attività fuori dai limiti delle licenze o del tutto abusivamente”.

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