“L’apertura dell’impianto per la produzione di biometano a Caltanissetta è un importante, ulteriore passo in avanti nell’azione complessiva promossa dal governo Musumeci sul fronte dell’energia da fonti rinnovabili”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri, questa mattina, all’inaugurazione dello stabilimento Enersi del gruppo Snam.
Baglieri “Progetto conferma nostro impegno per transizione energetica”
“Questo progetto – ha aggiunto l’assessore – conferma il nostro impegno verso una piena transizione energetica. Proprio l’esecutivo regionale due anni fa inserì e pianificò all’interno del Pears (Piano energetico ambientale regionale) anche la produzione di biometano. Mi auguro che impianti di questo tipo possano essere promossi anche in altre zone della Sicilia. Il biometano, infatti, può dare un contributo essenziale alla riduzione di emissioni di anidride carbonica e alla gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti in un’ottica di economia circolare”.
La struttura inaugurata oggi produrrà biometano e compost di qualità dalla frazione organica (umido verde) dei rifiuti solidi urbani. L’impianto è in grado di gestire quasi 40mila tonnellate di rifiuti, fornendo ai Comuni del comprensorio una soluzione totalmente ecocompatibile al problema dello smaltimento.
“La realizzazione di impianti come questo – conclude Baglieri – va comunque necessariamente accompagnata dall’aumento, in tutta l’Isola, della raccolta differenziata, che consente il riciclo di materiali, riduce gli sprechi e permette di conferire volumi sempre inferiori in discarica”.
Il primo impianto da biometano da Forsu
A Caltanissetta il primo impianto di biometano da Forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano) della Sicilia, un progetto di economia circolare che mira a essere il capofila di altre iniziative analoghe sull’isola, con l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione della Regione e del Paese.
Il nuovo impianto, sorto in contrada Grottarossa, potrà recuperare dai comuni limitrofi circa 36.000 tonnellate/anno di FORSU e contribuirà a migliorare l’efficienza del sistema rifiuti della Provincia e della Regione, favorendo la riduzione dell’impatto ambientale, attraverso un minor ricorso alle discariche e al trasporto dei rifiuti fuori Regione, e una conseguente riduzione dei costi a carico del Comune e dei cittadini.
La capacità annua dell’impianto a pieno regime è di 3,6 milioni di standard metri cubi di biometano avanzato, equivalenti a una riduzione delle emissioni di 7.000 tonnellate di CO2 fossile immessa in atmosfera, pari a quelle prodotte dal riscaldamento di circa 3.500 appartamenti. Il digestato, materiale rimanente dalle lavorazioni dei rifiuti, viene trasformato in compost di qualità che potrà essere impiegato come fertilizzante per l’agricoltura, con una produzione di 10.000 tonnellate/anno, utili per concimare più di 300 ettari di terreno, pari alla superficie di 450 campi da calcio.
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