Un uomo di Sommatino (CL) di 36 anni ha perso il dito di una mano ed è stato trasferito in elisoccorso a Palermo. E’ successo questa mattina. Il trentaseienne era andato a giocare a calcetto nel campetto di una scuola elementare quando sarebbe rimasto incastrato con il dito in una recinzione.
Il dito forse per il tentativo dell’uomo di liberarlo si è staccato dalla mano. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato disposto l’invio dell’elisoccorso e il paziente è stato trasferito al policlinico di Palermo per essere sottoposto a un intervento di chirurgia plastica.
Il “salvataggio” a Villa Sofia
Qualche tempo fa un caso simile, con dito amputato in seguito ad un trauma, con il rischio di perdere l’uso della mano. Ma grazie ad un intervento di “intascamento”, nella Unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia Maxillo-Facciale e Plastica di Villa Sofia-Cervello, diretta da Giuseppe Termine, questo pericolo è stato scongiurato e si è potuto conservare e ricostruire il dito amputato.
Durante l’intervento si è proceduto letteralmente ad “intascare” la mano nella parete addominale del paziente, creando un alloggio naturale per favorire la ricostruzione, e rimediare così all’amputazione del pollice della mano destra. Si chiama appunto intascamento ed è una tecnica particolare che consente di evitare l’amputazione totale di una mano o comunque delle dita della mano stessa, collocando per un tempo determinato l’arto lesionato dentro l’addome, a livello sottocutaneo, attraverso una vera e propria tasca naturale, favorendo così la crescita dei tessuti danneggiati.
Una tecnica indicata nei casi in cui la microchirurgia non può intervenire; è poco utilizzata perché di non facile esecuzione, ma a Villa Sofia-Cervello era già stata usata meno di un mese fa in una amputazione da anello di un dito della mano.
In entrambi i casi la presenza in azienda di altissima professionalità sulla chirurgia della mano ha permesso di restituire autonomia e integrità alla mano dei pazienti.
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