Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede questa mattina ha fatto visita al Tribunale di Caltanissetta. Il ministro trapanese si è soffermato sulla legge “spazzacorrotti” che l’Ars stenta ad adottare. “È sconcertante che ci sia una Regione che si oppone alla possibilità di recepire una legge che è stata approvata dal Parlamento. Questa terra ha bisogno di messaggi di legalità e non si può continuare a mettere uno scudo che impedisca ai cittadini di valutare chi sono i candidati”.
Il ministro ha fatto un tour all’interno del Palazzo di Giustizia nisseno. “Oggi vengo a visitare questo palazzo di giustizia perché ritengo fondamentale dare un segnale importante nei confronti di un presidio di legalità irrinunciabile per lo Stato italiano ha detto -. So che ci sono diverse difficoltà per il personale amministrativo – ha aggiunto – e infatti questo governo ha avviato un piano di assunzioni che non ha precedenti nella storia della Repubblica sia in termini di magistrati che di personale amministrativo. Abbiamo addirittura previsto un ampliamento della pianta organica. Certo non abbiamo la bacchetta magica ma voglio specificare che in questi primi 9 mesi di Governo questo ampliamento è già stato stanziato nella legge di Bilancio. Quindi non vi parlo di qualcosa che farò ma di qualcosa che è già stata fatta e adesso deve essere concretizzata”.
Il ministro Bonafede si è anche soffermato sul potenziamento della Corte d’appello di Caltanissetta dove ha incontrato la presidente Maria Grazia Vagliasindi e il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Caltanissetta, Pierluigi Zoda . “Abbiamo ereditato una situazione in cui qualcuno pensava di poter chiudere la Corte d’Appello – ha detto Bonafede – Come ministro mi sono opposto alla chiusura di qualsiasi Corte d’Appello o tribunale in Italia. Stiamo facendo le valutazioni in termini di pianta organica affinché questo presidio di legalità a Caltanissetta abbia la forza per portare avanti tutta una serie di attività di giustizia irrinunciabili, non per un governo o un altro governo, ma per i cittadini italiani e siciliani. La corte d’Appello di Caltanissetta non si tocca”.
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