Si è costituita ai carabinieri, accompagnata dal suo legale, la minorenne che due giorni fa ha ferito con una coltellata una coetanea di 17 anni a Gela per motivi passionali. La vittima è ancora ricoverata con la prognosi riservata in ospedale, ma non è in pericolo di vita.
L’arma, un coltello a serramanico di quelli usati dai cacciatori, è stata recuperata grazie alla collaborazione dell’indagata. Le due ragazze frequentano lo stesso corso per estetista e avrebbero litigato per rancori sentimentali mai sopiti.
“Un gesto non istintivo ma premeditato”, così il sostituto della Procura minorile di Caltanissetta Stefano Strino ha definito l’accoltellamento in piazza Umberto a Gela. La diciassettenne, adesso detenuta nel carcere minorile di Caltanissetta, è accusata di tentativo di omicidio e porto abusivo di coltello. La ragazza, secondo la ricostruzione degli inquirenti, aveva pianificato l’aggressione per vendicarsi del fatto che il fidanzato l’avesse tradita con la vittima.
Il giorno prima dell’aggressione si era anche recata in un negozio di ferramente per acquistare il coltello a scatto, con lama da 9 cm: episodio documentato dalle telecamere di videosorveglianza del negozio. La sera del 3 dicembre la giovane indagata aveva incrociato per strada e inveito contro la rivale e, secondo gli investigatori, voleva avventarsi contro di lei, ma non era riuscita ad aggredirla perché l’altra si era allontanata.
La mattina dopo è esplosa la violenza: le due giovani hanno iniziato una colluttazione l’indagata avrebbe estratto il coltello colpendo l’altra minore con un fendente all’addome e ha poi preso lo zainetto della coetanea rovesciandone a terra il contenuto.
Nel corso della conferenza stampa, svoltasi stamattina a Caltanissetta, in cui sono stati diffusi alcuni dettagli sul caso il pm dei minori Strino ha aggiunto: “È un fatto che lascia inorriditi perché coinvolge due minorenni ed è dettato da motivi futili visto che parliamo di fidanzamenti tra minorenni che nascono e muoiono rapidamente”. La giovane aggredita è stata trasportata immediatamente in ospedale e i medici l’hanno operata d’urgenza.
“A Gela la videosorveglianza assume un ruolo fondamentale anche per far fronte a un tipo di criminalità diverso rispetto a quello che siamo abituati a combattere nella nostra provincia”, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Caltanissetta Baldassare Daidone. “Un fatto che lascia attoniti – ha aggiunto il comandante del Nucleo territoriale dei carabinieri di Gela, il tenente colonnello Antonio De Rosa – l’amore non è una cosa futile, però è assurdo arrivare a questo tipo di esasperazione”. Adesso la giovane indagata sarà interrogata dal gip dei minori.
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