“Ci complimentiamo con alcune città siciliane per aver raggiunto alte percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, ma la nostra esperienza e la nostra filosofia professionali ci invitano a porci un quesito: è preferibile raggiungere il 70%, pesando sempre più sulle tasche dei cittadini, con aumenti indiscriminati della Tari, o “basta” ottenere qualche punto percentuale in meno, al netto della frazione umida, che in alcuni territori siciliani non può essere trattata, alleggerendo però la pressione sulle casse dei comuni e quelle delle famiglie?”
A sollevare la questione è la uno@uno, che da anni con il proprio sistema di monitoraggio ed implementazione della RD, a “fastidio zero” per i cittadini, consente ai comuni che serve di raggiungere le percentuali richieste dalla legge già nel primo mese di attività, riducendo i costi di conferimento in discarica, e allo stesso tempo diminuendo e spesso azzerando le bollette.
La risposta sta nella filiera del rifiuto, efficace sul piano ambientale quanto vantaggiosa su quello economico, sia per le amministrazioni pubbliche che per i cittadini, che nasce dalla collaborazione con la Montalbano Recycling LTD, pioniera della green&circular economy, con le sue compostiere mobili e di comunità per la biostabilizzazione della frazione organica, e con l’ Eliomed Tech, con i suoi impianti di produzione di biogas.
Uno@uno monitora e traccia i rifiuti differenziati, gli impianti di Eliomed e di Montalbano li trattano e consentono ai Comuni, nella prima fase, di trarne metano e nella seconda di produrre materia prima seconda (MPS), cioè compost dall’organico, balle di carta e plastica da imballaggi e vetro.
La filiera completa è a chilometro zero, in quanto i rifiuti vengono prodotti, ritirati e trattati sul territorio, azzerando ulteriori costi di trasporto da una parte all’altra della Sicilia, e la MPS viene resa disponibile sul posto per i consorzi di riuso del CONAI.
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