Costretto agli arresti domiciliari in casa diventa un vero e proprio incubo peri familiari. Costretti quotidianamente a continue violenze per vari screzi che si alimentavano ogni giorno. E per mettere fine a tutto questo il giudice ha stabilito di far spedire il violento in carcere. Episodio che si è verificato a Gela, nel Nisseno.
Il precedente arresto e le nuove violenze
A finire dietro le sbarre un 24enne nei cui confronti la polizia ha eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la misura della custodia cautelare in carcere. Ad emettere questa misura più restrittiva il Gip del tribunale di Gela. Il giovane era già sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Era stato pizzicato a detenere illegalmente un’arma alterata e nel contempo è stato accusato anche di ricettazione. Ma in questo frangente si è reso responsabile di reiterati maltrattamenti in famiglia. I poliziotti hanno trasferito il 24enne nella casa circondariale di Gela.
La violenza nel catanese
Purtroppo di storie di violenza domestica la Sicilia ne sforna quotidianamente. In questi giorni un altro 24enne è stato arrestato su disposizione della Procura di Catania per maltrattamenti in famiglia ed estorsione aggravata. Ha avuto la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno fatto luce sui comportamenti vessatori che il giovane avrebbe tenuto nei confronti della nonna materna, una 72enne. In un’occasione il giovane sarebbe anche arrivato a minacciare di morte la vittima, dicendosi pronto a darle fuoco. la vicenda si è consumata ad Aci Catena.
30 euro al giorno
Nel corso dell’ultimo anno l’indagato avrebbe chiesto con insistenza ogni giorno alla nonna 15 euro per il pranzo e di 15 euro per la cena. Ma le se richieste non si fermavano qui. Chiedeva anche altri soldi per la mattina in quanto doveva recarsi a lavoro. Nonostante ciò il 24enne avrebbe accumulato debiti al negozio di alimentari puntualmente saldati dalla nonna. Il giovane avrebbe ingiuriato e minacciato la nonna se non gli dava il denaro. In un episodio le avrebbe detto: “Se non mi dai i soldi, do fuoco a te e a tutta la macchina”.
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