La squadra Mobile e il Commissariato di Gela hanno effettuato mirati controlli finalizzati al contrasto illegale di materiale pirotecnico sul solco delle direttive dipartimentali che, a seguito della Riunione Tecnica di coordinamento istruita dal Prefetto della Provincia, sono state trasposte in precisi servizi con Ordinanza del Questore per tutto il periodo delle festività natalizie e di inizio anno nuovo.
I controlli
Nel corso dell’attività ispettiva sono emerse alcune violazioni, consistenti in fattispecie di reato, in particolar modo, è emerso che all’interno di un esercizio commerciale, il cui rappresentante legale è risultato essere un cittadino di nazionalità cinese, erano esposti al pubblico, e posti in libera vendita, diversi fuochi d’artificio per i quali vigono stringenti prescrizioni di vendita, tra cui il possesso della licenza rilasciata dal Prefetto prevista dall’art. 47 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Nello specifico, sono state rinvenute, ed in seguito sottoposte a sequestro, alcune scatole contenenti complessivamente 152 razzetti cat. F2 – V C, materiale esplodente la cui vendita è vietata ai minori di anni 18 e limitata soltanto ad esercenti muniti della licenza prefettizia.
Il titolare dell’esercizio commerciale oggetto del controllo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela per il reato di fabbricazione e commercio abusivo di materiale esplodente.
Il sequestro e la denuncia a Messina
Nei giorni scorsi, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e prevenzione dei reati, i carabinieri della Stazione di Messina Gazzi hanno denunciato una 50enne messinese, trovata in possesso, nella sua abitazione, di manufatti esplosivi illegali e artifizi pirotecnici.
In particolare i militari dell’Arma, a seguito di preliminari accertamenti, hanno eseguito una perquisizione presso il domicilio della 50enne, all’esito della quale hanno trovato oltre 300 chilogrammi di artifizi pirotecnici illegalmente detenuti, tra cui batterie di fuochi d’artificio con marchio di fabbrica, nonché candelotti di fabbricazione artigianale e quindi potenzialmente pericolosi per l’incolumità delle persone.
Al termine delle operazioni di catalogazione, i fuochi pirotecnici sono stati sequestrati e trasferiti in un deposito autorizzato, mentre la 50enne è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria poiché ritenuta presunta responsabile del reato di fabbricazione o commercio abusivi di materiale e detenzione illegale di materiali esplodenti.
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