Dopo che a bordo di uno scooter è stato investito e poi colpito con una catena dallo zio, per vendicarsi è andato in una casa al pianterreno e ha sparato alla cugina, parente di entrambi, che si trovava alla finestra e che è riuscita a schivare il colpo. E’ avvenuto a Gela. La vicenda risale allo scorso 2 maggio. Lui, 35 anni e lo zio, 40 anni, questa mattina sono stati arrestati dai carabinieri di Gela e condotti in carcere con l’accusa di tentato omicidio.
Una vicenda complessa nelle fasi di ricostruzione e che ha lasciato sorpresi gli inquirenti che hanno esitato e voluto verificare prima di muovere le loro accuse non solo ai due protagonisti principali ma anche ad altre persone coinvolte nella vicenda.
Due divieti di avvicinamento
Altre due persone, vicine al trentacinquenne, sono state raggiunte dal divieto di avvicinamento alla vittima, accusati di aver intimorito un testimone affinché rendesse falsa testimonianza. Il caso come detto risale a domenica 2 maggio in via Annibal Caro. Una donna, che si trovava alla finestra della sua abitazione al pian terreno, si è accorta che un uomo le puntava contro una pistola. La donna ha fatto in tempo ad abbassarsi e il proiettile è finito contro la finestra. Inizialmente sembrava un gesto intimidatorio, in realtà i carabinieri hanno scoperto che l’obiettivo era proprio la ragazza.
Chi ha premuto il grilletto
A sparare, dunque, in base alle accuse mosse dagli inquirenti, era stato il cugino e cognato della giovane, vittima a sua volta di un tentato omicidio, il cui movente non è stato ancora chiarito, da parte dello zio. Quest’ultimo, alla guida di un’auto, aveva investito due volte il nipote per poi prenderlo a colpi di catena. La vittima ha tentato di vendicarsi sparando alla ragazza.
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