Verrà completata la strada di collegamento tra Valledolmo, nel palermitano, e Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta. I lavori, in corrispondenza del ponte, in contrada Celso, sono stati finanziati dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Nello Musumeci.
Frequenti movimenti franosi
“I frequenti movimenti franosi degli ultimi nove anni – sottolinea il governatore – hanno reso di fatto impraticabile un’arteria di grande importanza per tutto il comprensorio, snodo strategico per la viabilità interna. Prosegue, così, il programma generale di lavori messo in campo dall’Ufficio antierosione, che vede la Sicilia al primo posto in Italia per somme erogate: dal 2018 a oggi abbiamo finanziato lavori per oltre 400 milioni di euro”.
Ripristino del transito
Con il cantiere finanziato verrà ripristinata la transitabilità in un tracciato che, soprattutto nella stagione invernale, presenta criticità e notevoli rischi per l’utenza: sul manto stradale insistono lesioni profonde e i cedimenti del terreno hanno ridotto in modo sensibile l’ampiezza delle carreggiate.
Le soluzioni per arginare
Tra le soluzioni tecniche adottate, il consolidamento di un muro esistente di sottoscarpa e la costruzione di uno in cemento armato su fondazione indiretta costituita da pali, per uno sviluppo complessivo di oltre venti metri. Previste anche opere di drenaggio per stabilizzare lo strato superficiale. Si procederà infine con la regolarizzazione della carreggiata stradale e con la ripavimentazione in conglomerato bituminoso, oltre alla collocazione di un sistema di gabbionate a valle del pendio.
Interventi anche nel messinese
E’ notizia di ieri che sono stati stanziati 1,7 milioni per restituire la piena e sicura fruibilità del centro abitato di Pettineo, nel messinese. Quello di Pettineo è un intervento che interessa due aree (zona Croce e piazza Argentina) a fortissimo rischio, al punto da essere classificate R4. Gli Uffici della Struttura avevano già finanziato la progettazione esecutiva per i lavori di consolidamento che ora potranno essere programmati. Si chiude cosi il cerchio su una vicenda annosa che non pochi problemi ha creato, negli anni, nei due siti che presentano una forte acclività e nei quali si sono verificati movimenti dei terreni che hanno compromesso la stabilità del pendio.
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