E’ la storia di chi vuole ricordare affinché non si dimentichi l’orrore inferto agli ebrei che prima di essere tali furono umani.
Un grande omaggio a questo nero capitolo della storia è donato da Eleonora E. Spezzano, giovanissima autrice di Reggio Calabria che a soli quattordici anni pubblicherà per i tipi della Bonfirraro editore il suo romanzo d’esordio dal titolo Hans Mayer e la bambina ebrea, in libreria e negli store online a partire dal 16 gennaio 2020.
Oggi, a distanza di più di 80 anni, il mondo ricorda ancora il triste epilogo di uno dei capitoli più atroci e orrendi della storia umana: la Shoah. Tanto si è fatto e tanto si continua a fare affinché il ricordo rimanga vivo. La Pubblica Amministrazione, le Istituzioni politiche e le varie associazioni hanno contribuito in questi anni a rafforzare il concetto e il sentimento della memoria, attraverso la promozione di progetti volti a imprimere nella nuova genetica non più un sentimento di odio, di terrore e di atrocità, ma, al contrario, amore e rispetto per la dignità dell’intera umanità, a prescindere dal colore della pelle o dal paese di provenienza.
Il romanzo verrà presentato per la prima volta il 17 gennaio dalle ore 19.30 presso il Liceo Classico Tommaso Campanella di Reggio Calabria in occasione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Oltre all’autrice saranno presenti anche l’editore Salvo Bonfirraro, e la scrittrice e attrice Katia Colica.
Il secondo appuntamento è previsto per il 24 gennaio alle ore 18.00 presso il Palazzo Alvaro di Reggio Calabria. Presenti, oltre all’autrice, il dott. Giuseppe Bova, presidente del “Circolo Culturale Rhegium Julii”, il dott. Mario Musolino, membro del “Circolo Culturale Rhegium Julii”, l’editore Salvo Bonfirraro, la scrittrice e attrice Katia Colica, la dott.ssa Anna Nucera, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Reggio Calabria e la prof.ssa Giuseppina Calabrò, docente di italiano presso la Scuola Pythagoras.
Eleonora ha voluto mettere nero su bianco il frutto dei suoi studi e delle sue ricerche in merito alla terribile vicenda che ha colpito l’intera umanità negli anni del nazismo e, soprattutto, entrando nel merito delle condizioni degli ebrei, privati della loro libertà non soltanto sociale, ma anche fisica, e spogliati della loro stessa dignità. Singolare è anche la scelta stilistica utilizzata per la narrazione: l’intero romanzo è raccontato in prima persona seguendo il punto di vista dell’ufficiale. Difficoltà, questa, che impreziosisce ancora di più la scrittura di Eleonora Spezzano: raccontare la Shoah, a 14 anni, e farlo guardando il nazismo con gli occhi di un uomo e di un ufficiale tedesco che rinuncia alla sua vita e al suo ruolo sociale in nome dell’amore.
“L’autrice ha saputo dare un tocco di leggerezza a un tema così cupo e pesante come quello della Shoah. Ha voluto, con il suo romanzo, infondere un sentimento di speranza, di pace e di memoria; ideali che bisogna mantenere vivi tra i giovani e gli adulti. – commenta l’editore Salvo Bonfirraro – Siamo felici di poter promuovere un lavoro come quello della Spezzano, penna giovanissima e brillante e dal messaggio forte: non bisogna dimenticare».
Il romanzo, sul quale Bonfirraro editore ha voluto scommettere come primo titolo del 2020, è la storia della Shoah raccontata attraverso gli occhi pieni di speranza di una giovane autrice, che ha intrecciato due storie apparentemente contrastanti, per il periodo storico in cui sono inserite, ma intimamente legate dal sentimento universale dell’amore.
Da una parte Hans Mayer, un ufficiale della Wehrmacht, soffocato da un passato oscuro che cerca di reprimere con forza e disprezzando segretamente il suo stesso lavoro. Dall’altra parte Marie, una piccola bambina ebrea, che destabilizzerà la vita dell’ufficiale diventando così il segreto più prezioso da custodire. Le loro vite si incrociano nel periodo più tragico delle persecuzioni contro gli ebrei e non sarà semplice, per Hans, comprendere quanto l’amore possa essere per lui l’unico vero motore di vita. Marie sarà solo il primo raggio di un sole che farà brillare in Hans la voglia di rinunciare alla sua vita cristallizzata nella sua spenta uniforme per abbandonarsi al sentimento vero, e sentirsi finalmente vivo.
La stessa autrice afferma: “Quello che fin dall’inizio volevo comunicare attraverso questo libro è il ricordo. Non dobbiamo dimenticare l’orrore generato dalla Seconda guerra mondiale. Dobbiamo imparare dal nostro passato per non ripetere gli stessi errori. Tutti gli esseri umani che hanno perso la vita per colpa della guerra non possono essere morti invano. Le loro vite spezzate devono essere un esempio per tutti noi, così da evitare un’altra guerra distruttiva”.
Eleonora E. Spezzano, quattordici anni, vive a Reggio Calabria e frequenta il Liceo Classico “T. Campanella”. Sin da piccola ha nutrito una grande passione per la poesia e nella scrittura riversa tutti i suoi pensieri. Con il tempo è cresciuto, insieme a lei, anche il suo amore per i libri, che è iniziato con la bellissima saga de Le Cronache di Narnia, che ha letto in quattro o cinque giorni, passando dalle grigie case di Londra, insieme allo sfortunato Oliver Twist, alla villa di Miss Peregrine dove ha conosciuto “i ragazzi speciali”. Frequenta il quinto anno di pianoforte al conservatorio “Francesco Cilea”. Hans Mayer e la bambina ebrea è il suo romanzo d’esordio.