Stefania Craxi (Fi), candidata al collegio uninominale di Gela per il Senato, come prevedibile, ha vinto senza troppi problemi in provincia di Caltanissetta. Del resto, era una delle “paracadutate”, insieme ad esempio alla compagna di Berlusconi, Marta Fascina, e il successo è infatti arrivato. La Craxi si attesta sul 38% circa.

Castiglione per il centrosinistra

Marina Castiglione, per il centrosinistra, ha preso il 16%. Bene Pietro Lorefice, esponente del Movimento Cinque Stelle, con il 30% è arrivato secondo, per De Luca Marzia Maniscalco si è fermato al 7,3%.

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Sorpresa a Palermo

Evitata quindi la sorpresa, come successo nel collegio di Palermo. Un risultato inaspettato fino ad un certo punto quello al quale si sta avviando l’alfiera del M5S Dolores Bevilacqua, trascinata inevitabilmente da un “effetto Conte” che ha portato in piazza migliaia di palermitani. Nella terra dei 700.000 percettori del reddito di cittadinanza, in tanti hanno sentito l’esigenza di difendere questo importante strumento di welfare, votando la lista grillina. Il gap appare ormai incolmabile: ad una settantina di sezioni dalla fine, Dolores Bevilacqua ha valicato quota 100000 preferenze, avanti di oltre 9000 voti rispetto all’avversario del centrodestra Mario Barbuto. L’esponente dell’Unione Italiana Ciechi, catanese di origine e candidato in quota Lega, non è riuscito a conquistare il seggio per il Senato. Scranno che potrebbe pesare sulla formazione del nuovo Governo.

I diciotto collegi uninominali

In Sicilia sono diciotto i collegi uninominali da assegnare, di cui sei al Senato e dodici alla Camera. All’interno del collegio di Palermo, viene compreso l’intero capoluogo siciliano e i comuni limitrofi: lungo la costa a ovest, i comuni di Torretta, Isola delle Femmine, Capaci, Carini, Cinisi e Terrasini; a sud-est i comuni di Altofonte, Belmonte Mezzagno, Misilmeri, Villabate e Ficarazzi; è aggregato al collegio anche il comune isolano di Ustica.

Affluenza diversa per votanti estero

«La base elettorale per le regionali è diversa da quella per le politiche, perché lo Stato non considera gli elettori esteri che non hanno optato per il voto per corrispondenza». Così l’ufficio elettorale della Regione siciliana spiega all’ANSA il motivo per cui il dato diramato sull’affluenza nell’Isola è differente da quello diffuso dal ministero degli Interni.
Le differenze si notano in tutti i comuni: a Serradifalco (Cl), per esempio, il ministero indica un affluenza alle 19 del 52,11% mentre per la Regione è del 29,06%.

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