Coalizioni in ordina sparso in vista del ballottaggi nei tre comuni nei quali non si è riusciti ad eleggere un sindaco quasi due settimane fa. Non si rinsaldano le coalizioni che si erano presentate divise e c’è perfino chi preferisce lasciare liberi gli elettori piuttosto che convergere su un candidato che avrebbe la possibilit° di farcela. Succede un po ovunque e sia nel centrodestra che nel centrosinistra.

L’unico capoluogo, Caltanissetta

“Al ballottaggio per le amministrative di Caltanissetta, il M5S non ha fatto apparentamenti con nessuna forza politica. Gli elettori Cinquestelle domenica e lunedì saranno liberi di votare secondo coscienza”. Lo afferma il coordinatore regionale per la Sicilia del M5S Nuccio Di Paola in vista del ballottaggio del 23 e 24 giugno prossimi.

“Nella fase che ha preceduto il primo turno – dice Di Paola – il Pd ha non ha raccolto i nostri ripetuti inviti a sostenere Roberto Gambino, sbagliando nettamente i suo calcoli, come dimostra il fatto che Gambino ha raccolto il 28% dei voti, ottenendo l’11% per cento in più delle liste che lo sostenevano.  Ai cittadini nisseni auguro buon voto”.

Ballottaggio a Caltanissetta, si sfidano Tesauro e Petitto

Nel capoluogo nisseno i due sfidanti, Walter Tesauro (34,42%) e Annalisa Petitto (30,82%), rispettivamente del centrodestra e centrosinistra, hanno consegnato le liste con le squadre di assessori.

Nessun apparentamento per Tesauro, nonostante gli incontri di questi giorni con il sindaco uscente del M5S, Roberto Gambino, che al primo turno ha incassato quasi il 28% delle preferenze. La squadra di Tesauro è quella presentata al primo turno: Calogero Adornetto (Fi), Guido Del Popolo in quota lista del sindaco, Gianluca Bruzzaniti e Toti Petrantoni per FdI, Giovanna Candura vice sindaco, Oscar Aiello Lega, Angelo Fasulo di Gela e Saverio Romano in quota Noi Moderati, Gero Valenza di Mussomeli, in quota Dc.

Nuovi ingressi invece per Annalisa Petitto. Tra i designati assessori Angelo Failla che al primo turno era tra i candidati sindaci, Paola Sanfilippo e Giancarlo Larocca, espressione della lista “Caltanissetta Futura e Democratica” e Salvatore Alù candidato nella lista “Orgoglio Nisseno”. Confermati il vicesindaco Salvatore Licata e gli assessori Alberto Calafato, Leyla Montagnino, Vincenzo Cancelleri e Carmelo Milazzo. Intanto, a differenza di quanto è accaduto a Gela, a Caltanissetta non vi è stato nessun matrimonio tra Movimento cinque Stelle e Pd.

La sfida di Gela

Anche a Gela c’è molto fermento dove a sfidarsi saranno, anche in questo caso, gli esponenti dei due poli contrapposti: Grazia Cosentino (32,87%) del centrodestra, e Terenziano Di Stefano (29,26%), del centrosinistra. I due candidati hanno rimodulato le rispettive giunte.

Le new entry nella coalizione di Grazia Cosentino sono la forzista Nadia Gnoffo, il democristiano Vincenzo Cascino e Daniele Scicolone. Arriva la conferma per Vincenzo Casciana (Fratelli d’Italia), la renziana Nadia Di Francesco, la meloniana Carolina Varchi e la leghista Rosaria Duchetta. Terenziano Di Stefano inserisce Viviana Altamore e Filippo Franzone. Cambio di guardia per gli autonomisti: Valeria Caci subentra a Rosario Caci. Confermati il pentastellato Simone Morgana, il dem Giuseppe Arancio, Giuseppe Favitta, espressione del Partito Comunista e Luigi Di Dio per Melfa in Azione. Di Stefano, dunque, ha mantenuto anche gli assessori, riferimento delle liste che non hanno superato lo sbarramento. Per quanto riguarda gli apparentamenti, ad oggi è stato trovato un accordo solo tra Filippo Franzone, che si era candidato a sindaco e che ha incassato il 7% delle preferenze e Terenziano Di Stefano. C’è attesa per la decisione dell’ex forzista Totò Scerra, che forte del suo 23,45% delle preferenze ottenute alla prima tornata, è conteso da destra e sinistra.

Pachino in ordine sparso

Era scontro prima delle elezioni a Pachino tra Forza Italia e Fratelli d’Italia, che si sono presentati agli elettori con due candidati a sindaco, e lo sarà anche in occasione del ballottaggio. I meloniani hanno scelto di non sostenere, al secondo turno, Giuseppe Gambuzza, uomo di Forza Italia, vicinissimo al parlamentare regionale Riccardo Gennuso, che se la vedrà Barbara Fronterrè, sostenuta da una coalizione eterogenea, con dentro pezzi di Centrosinistra, Mpa e Dc.

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