Giochi fatti per le elezioni nel Nisseno. O quasi. Ad una settimana dal ballottaggio, a Caltanissetta, i due sfidanti, Walter Tesauro (34,42%) e Annalisa Petitto (30,82%), rispettivamente del centrodestra e centrosinistra, hanno consegnato le liste con le squadre di assessori.
Nessun apparentamento per Tesauro
Come scrive Il Giornale di Sicilia, in un pezzo di Donata Calabrese, nessun apparentamento per Tesauro, nonostante gli incontri di questi giorni con il sindaco uscente del M5S, Roberto Gambino, che al primo turno ha incassato quasi il 28% delle preferenze. La squadra di Tesauro è quella presentata al primo turno: Calogero Adornetto (Fi), Guido Del Popolo in quota lista del sindaco, Gianluca Bruzzaniti e Toti Petrantoni per FdI, Giovanna Candura vice sindaco, Oscar Aiello Lega, Angelo Fasulo di Gela e Saverio Romano in quota Noi Moderati, Gero Valenza di Mussomeli, in quota Dc.
Nuovi ingressi invece per Annalisa Petitto. Tra i designati assessori Angelo Failla che al primo turno era tra i candidati sindaci, Paola Sanfilippo e Giancarlo Larocca, espressione della lista “Caltanissetta Futura e Democratica” e Salvatore Alù candidato nella lista “Orgoglio Nisseno”. Confermati il vicesindaco Salvatore Licata e gli assessori Alberto Calafato, Leyla Montagnino, Vincenzo Cancelleri e Carmelo Milazzo. Intanto, a differenza di quanto è accaduto a Gela, a Caltanissetta non vi è stato nessun matrimonio tra Movimento cinque Stelle e Pd.
La sfida di Gela
Anche a Gela c’è molto fermento dove a sfidarsi saranno, anche in questo caso, gli esponenti dei due poli contrapposti: Grazia Cosentino (32,87%) del centrodestra, e Terenziano Di Stefano (29,26%), del centrosinistra. I due candidati hanno rimodulato le rispettive giunte.
Le new entry nella coalizione di Grazia Cosentino sono la forzista Nadia Gnoffo, il democristiano Vincenzo Cascino e Daniele Scicolone. Arriva la conferma per Vincenzo Casciana (Fratelli d’Italia), la renziana Nadia Di Francesco, la meloniana Carolina Varchi e la leghista Rosaria Duchetta. Terenziano Di Stefano inserisce Viviana Altamore e Filippo Franzone. Cambio di guardia per gli autonomisti: Valeria Caci subentra a Rosario Caci. Confermati il pentastellato Simone Morgana, il dem Giuseppe Arancio, Giuseppe Favitta, espressione del Partito Comunista e Luigi Di Dio per Melfa in Azione. Di Stefano, dunque, ha mantenuto anche gli assessori, riferimento delle liste che non hanno superato lo sbarramento. Per quanto riguarda gli apparentamenti, ad oggi è stato trovato un accordo solo tra Filippo Franzone, che si era candidato a sindaco e che ha incassato il 7% delle preferenze e Terenziano Di Stefano. C’è attesa per la decisione dell’ex forzista Totò Scerra, che forte del suo 23,45% delle preferenze ottenute alla prima tornata, è conteso da destra e sinistra.
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