Giunge una buona notizia per la tutela dei beni monumentali e per il turismo siciliano. E’ stata finanziata la progettazione esecutiva per la messa in sicurezza del castello Manfredonico-Chiaramontano di Mussomeli, nel Nisseno.
Dopo quattordici anni di attesa, si interviene per consolidare la rupe di natura calcarea sulla quale si staglia il maniero costruito tra il 1364 e il 1367 dal principe Manfredi di Chiaramonte e che sovrasta la vallata di Mussomeli. A farlo è la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e diretta da Maurizio Croce, che ha affidato l’appalto al raggruppamento temporaneo di imprese di Messina coordinato dall’ingegnere Antonio Pio D’Arrigo.
Un passaggio fondamentale in vista dei lavori che restituiranno la piena e sicura fruizione del bene che ha una classificazione R4 ossia di rischio molto elevato e che è meta di turisti e di scolaresche in tutti i mesi dell’anno.
Il progetto prevede il decespugliamento del versante ad opera di esperti rocciatori e la successiva chiodatura di tutti i massi che sono in equilibrio instabile. In una seconda fase si procederà alla sigillatura delle fessurazioni presenti tra i vari massi con malta cementizia, in modo da evitare le infiltrazioni di acqua piovana, causa principale dello scostamento dei blocchi di pietra che minaccia le strutture murarie del castello e la bellezza della rocca. Tutte le lavorazioni saranno eseguite previo il montaggio di un ponteggio sulla porzione di costone da consolidare.
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