Un grosso incendio ha colpito la riserva naturale orientata “Lago Soprano” di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta, distruggendo il canneto e diverse abitazioni del circondario.
“È profondissimo il dispiacere per l’accaduto – dice il presidente del consiglio comunale Daniele Territo – ma il sentimento più triste è l’impotenza dinanzi a tale episodio. Distrutto tutto: case, campagne, canneto, per non parlare dei danni a piante ed animali. Un danno immenso, una catastrofe dovuta alla storica incuria e negligenza – denuncia Territo – dell’Ente Gestore (ex Provincia) che non ha mai provveduto alla prevenzione di simili eventi. Tutta la mia vicinanza ai proprietari delle abitazioni e delle terre distrutte. A loro dico che il nostro impegno volto a far ottenere la gestione della riserva al Comune di Serradifalco procede incessantemente e che simili eventi ci spronano a perseguirlo con ancora più interesse affinché ciò avvenga al più presto. Ringrazio i Vigili del Fuoco, i Forestali e le forze dell’ordine tutte per il lavoro svolto nel tentativo di ridurre i danni”.
“Ieri le persone hanno corso il rischio di morire, perché qui ci sono le villette e tutto attorno i terreni non sono stati puliti. Faccio una promessa: tutti questi terreni saranno analizzati a uno a uno e tutti i proprietari denunciati perché non è possibile, questo è un tentativo di omicidio”. Lo ha detto il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino che questa mattina era in via Xiboli, teatro ieri di un grossissimo incendio che si è esteso per tutta la vallata fino a Santa Barbara.
“Sono arrabbiato – continua perché non è possibile che uno è proprietario di un terreno e lo lascia così, in balia di nessuno. Perché è chiaro che con 40 gradi, col vento di scirocco e le folate di vento, qui era benzina allo stato puro. Ha preso tutto fuoco, ci siamo spaventati tutti quanti. E che non mi si venga a dire ‘io non ho soldi per pulirlo’. Te la vendi la campagna, non mi interessa. Oppure ieri uno mi ha detto siccome mi viene difficile pulire dovete pulire voi con la forestale. A casa sua? Cioè siamo alla follia totale. Io mi sono stancato. Adesso procediamo in maniera pesante”. Infine aggiunge: “Voglio ringraziare tutti quelli che sono intervenuti, vigili del fuoco, forestale e forze dell’ordine che ci hanno aiutato a sgomberare le famiglie. Perché ci sono state famiglie sfollate per colpa di qualche cretino che non si pulisce il terreno”. Ieri sera i venti sfollati sono stati soccorsi dalla Croce Rossa che, grazie all’associazione dei panificatori nisseni, ha anche offerto la cena a quanti non potevano rientrare a casa finché non fossero stati spenti i focolai e fatte le opportune verifiche sugli immobili.
Anche questa notte gli incendi alla vegetazione sono divampati in diverse zone del Palermitano arrivando in alcuni frangenti a minacciare case. E’ stata la zona del Partinicese quella duramente colpita dai roghi, diversi se ne sono sviluppati tra le aree rurali e alcune strade.
Soprattutto nella zona di San Giuseppe Jato la situazione è stata difficile, con i vigili del fuoco impegnati su più fronti. Un intervento è stato effettuato sulla statale 624, vale a dire la Palermo Sciacca. Alcune sterpaglie sono andate a fuoco a bordo strada. E poi numerosi incendi hanno interessando diversi punti delle aree boscate di San Giuseppe Jato, in alcuni casi minacciando le case circostanti.
Altro incendio anche su Partinico, lungo la statale 113 e nella zona di Piano di Fico. In tutti i casi il lavoro dei vigili del fuoco ha evitato che il fronte delle fiamme potesse creare danni a cose o persone.