Già ubriachi, pretendevano di continuare a consumare alcolici all’interno di un bar del centro storico di Niscemi e si scagliavano contro i poliziotti intervenuti su richiesta della gente presente nel locale. Scatta il daspo urbano ovvero il divieto di avvicinarsi, in questo caso, ai locali che vendono alcoli del centro della città per due frequentatori della movida.
La nuova frontiera della legge sul daspo
E’ una applicazione insolita quella del Questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, che al fine di garantire il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica a Niscemi, ha adottato due provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento, una forma di “daspo urbano”, nei confronti di due niscemesi denunciati per oltraggio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale.
La vicenda
Nei giorni scorsi, in contesti diversi e in vari esercizi commerciali, i due, dopo essersi resi autori di disturbo all’interno di pubblici esercizi, nonostante fossero già ubriachi, pretendevano di continuare a consumare alcolici all’interno di vari bar del centro storico cittadino. Sono stati gli altri frequentatori dei locali a chiamare la polizia.
I due ubriachi, alla vista dell’equipaggio della Polizia di Stato, intervenuto su richiesta proprio degli altri avventori presenti al momento nei locali, si scagliavano contro gli agenti inizialmente con una pioggia di offese e minacce. Poi uno dei due passava dalle parole ai fatti, scagliandosi contro un agente che riportava lievi ferite.
Denuncia, multa e daspo
Entrambi i soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela per oltraggio, minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Con il provvedimento amministrativo adottato dal Questore i due indagati non potranno accedere o stazionare, per un periodo di due anni, nei pubblici esercizi del centro storico di Niscemi. La violazione del divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento è punita con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10 a 24mila euro.
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