A Gela, nell’ambito dell’intensificazione dell’azione di prevenzione dei reati decisi dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Chiara Armenia, sono stati effettuati nella giornata di ieri servizi straordinari dai carabinieri del locale Reparto Territoriale, supportati da personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa e dai militari della Compagnia d’Intervento Operativo del 12° Reggimento Mobile “Sicilia”, da alcuni giorni a Gela per rafforzare il dispositivo di controllo del territorio.
I controlli
Nell’ambito delle attività, in particolare, sono state sottoposte a controllo due attività commerciali di ristorazione. Presso entrambe sono stare riscontrate irregolarità amministrative relative alla sicurezza alimentare (art. 6, commi 5 e 8, d. l. 193/2007). Per uno dei due ristoranti è stata anche proposta alle competenti autorità sanitarie la chiusura.
Nel corso dell’operazione le quasi venti pattuglie hanno controllato 83 automezzi e identificato 107 persone, nonché elevato 11 contravvenzioni al codice della Strada con il ritiro di 1 carta di circolazione.
Sono state eseguite inoltre 16 perquisizioni personali e 5 veicolari, al termine delle quali è stato rinvenuto 1 coltello di genere vietato, 1 grammo di hashish e 0,5 grammi di cocaina. Infine, al termine degli accertamenti, sono stati segnalati alla Prefettura 2 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti, e all’Autorità Giudiziaria 2 persone per guida senza patente e 1 persona per porto illegale di coltello.
L’aggressione a Gela
Aggressione notturna ai danni del titolare di una pizzeria che stava rincasando a tarda sera dopo una giornata di lavoro. Ignoti lo hanno atteso sotto casa sua e lo hanno picchiato violentemente anche con una spranga di metallo. Ad assistere alla brutale aggressione sono state moglie e figlia dell’uomo che, sentendo le grida, si sono affacciate al balcone e hanno chiamato le forze dell’ordine. Giunti i soccorsi l’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Ma viste le sue condizioni, è stato trasferito d’urgenza a Palermo all’ospedale Villa Sofia dove si trova ora ricoverato in prognosi riservata. Sono in corso indagini dei carabinieri.
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