Un’operazione congiunta di Polizia di Stato, Ispettorato Territoriale del Lavoro e Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Caltanissetta ha portato all’esecuzione di controlli amministrativi presso diverse attività di somministrazione nel comune di Riesi. L’iniziativa, coordinata dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, mirava a verificare il rispetto delle norme sulla somministrazione di alcolici ai minori, la regolarità dei lavoratori e i permessi per la gestione delle attività commerciali.
Lavoratori in nero e sospensione attività
Durante i controlli, all’interno di un esercizio commerciale, sono stati individuati due lavoratori impiegati “in nero”, senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del titolare. A seguito di questa scoperta, è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale a partire dal 16 dicembre. La revoca del provvedimento è subordinata alla regolarizzazione dei lavoratori e al pagamento di una sanzione amministrativa di 2.500 euro.
Violazioni sulla sicurezza e denuncia del titolare
Oltre alla presenza di lavoratori irregolari, le forze dell’ordine e l’Ispettorato del Lavoro hanno riscontrato violazioni alle normative sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Caltanissetta.
Interrotta attività musicale non autorizzata
In un altro locale controllato, è stata interrotta un’attività di intrattenimento musicale poiché non conforme alle disposizioni di legge. Le autorità hanno sottolineato che i controlli proseguiranno su tutto il territorio provinciale per garantire il rispetto delle normative e la tutela dei lavoratori e dei consumatori.
Lavoratori stranieri pagati 5 euro al giorno, un arresto per caporalato alle Eolie
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Messina, supportati dalla Compagnia di Milazzo, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale (divieto di dimora) e reale (sequestro preventivo) emessa dal GIP del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto. L’ordinanza, richiesta dalla Procura della Repubblica locale, è stata emessa nei confronti di un cittadino italiano, datore di lavoro di fatto nel settore edile, accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
L’infortunio che ha dato inizio alle indagini
L’indagine, avviata nel dicembre 2023 dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Messina, ha avuto origine da un grave infortunio sul lavoro occorso il 10 novembre 2023 a un cittadino magrebino, irregolare sul territorio italiano, sull’isola di Panarea (Lipari). L’uomo, impiegato dall’indagato, è rimasto schiacciato dal ribaltamento di un muletto mentre si recava in un deposito di materiali edili.
La denuncia e le successive indagini
Secondo la denuncia presentata il 21 dicembre 2023, dopo l’incidente, l’infortunato sarebbe stato abbandonato per strada e soccorso solo successivamente da un passante. Trasportato prima alla guardia medica di Panarea, poi al nosocomio di Milazzo, è stato infine elitrasportato all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove è rimasto ricoverato per diversi giorni. L’attività investigativa, condotta con il supporto del Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Palermo, ha incluso osservazioni, controlli e pedinamenti, rivelando un quadro di sfruttamento lavorativo ai danni di almeno sette dipendenti marocchini irregolari.
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