Sarà la corte d’assise di Caltanissetta a giudicare un carabiniere accusato di pedofilia. L’accusa formulata dal pm è di violenza sessuale nei confronti di un minore. L’ha deciso il tribunale di Gela in composizione collegiale. Provvedimento preso dopo il rilievo della Procura che ha sottolineato che il minore abusato all’epoca dei fatti aveva meno di dieci anni.
Le parti civili
Le parti civili sono rappresentate dagli avvocati Eleanna Parasiliti Molica, Giuseppe Messina e Giovanni Di Giovanni. L’imputato, assistito dagli avvocati Luigi Cinquerrui e Salvatore Macrì, proprio in forza della contestazione dell’aggravante da parte della Procura di Gela, verrà giudicato dalla corte d’assise.
La condanna nel Siracusano
Un altro carabiniere finì sotto accusa e venne anche condannato in Sicilia sempre per pedofilia. E’ accaduto nel 2021 con il tribunale di Siracusa che ha condannato a 7 anni e 6 mesi di reclusione un militare di 56 anni, in servizio al comando provinciale di Siracusa. L’accusa nei suoi confronti era quella di abusi sessuali nei confronti del nipote, un minore. Per il militare disposta l’interdizione dai pubblici uffici ed una provvisionale di 20 mila euro per la vittima, adesso maggiorenne, e la madre, che si sono costituiti in giudizio.
La vicenda
Da quanto emerso nell’inchiesta dei magistrati della Procura di Siracusa, le violenze sarebbero state commesse nel 2009. Era il periodo in cui, di tanto in tanto, il nipote trascorreva dei pomeriggi nella casa dello zio. L’uomo è sposato con la sorella della madre del ragazzo e secondo la testimonianza della stessa vittima in quelle occasioni si sarebbero consumati gli abusi. Approfittando dell’assenza della moglie, il 56enne avrebbe costretto il nipote a delle prestazioni sessuali.
I consigli degli esperti
E’ soprattutto sul web che si sta allargando a macchia d’olio il fenomeno degli adescamenti da parte dei pedofili. Le forze dell’ordine consigliano da sempre di fare massima attenzione ai propri figli, soprattutto se minori, nell’uso dei social. Monitorarli con discrezione ma con grande attenzione.
Commenta con Facebook