Un pullman di migranti che dovevano essere rimpatriati è stato bloccato da alcuni attivisti. I manifestanti, circa una ventina, si sono fatti trovare fuori dal centro di Pian del Lago di Caltanissetta da dove era in partenza un pullman per rimpatriare gli ospiti del Cpr, il centro di prima accoglienza. Diverse pattuglie della polizia sono impegnate per fermare e identificare gli attivisti.

In quanti sono stati fermati

Sono 17 gli attivisti fermati dalla polizia per aver bloccato il pullman. A bordo vi erano 15 migranti che stavano per essere rimpatriati. Dopo aver bloccato il pullman, due di loro si sono incatenati sotto il mezzo, impedendone la marcia. I fermati sono in questura per essere identificati e denunciati.

La mobilitazione del mese scorso

Già alla fine dello scorso mese di ottobre si era messa in moto la macchina organizzativa con una prima mobilitazione a Pozzallo per chiedere la chiusura dei centri di accoglienza per migranti in Sicilia. E’ stato organizzato un corteo con partenza dalla zona industriale, in via dello Sviluppo, proprio dove ha sede l’attuale Cpr della cittadina del Ragusano. La manifestazione di carattere regionale venne promossa dalla Cgil e da molte altre associazioni per chiedere la chiusura dei centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) dei migranti. Secondo gli organizzatori, infatti, il rispetto delle regole da parte di tutti è alla base di una società e di un’economia sane.

Le presunte violazioni

Da questo punto di vista i Cpr rappresenterebbero, a detta degli aderenti alla manifestazione, “una palese violazione dell’articolo 13 della Costituzione Italiana”. Tale articolo, infatti, prevede che “non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. I Cpr, invece, secondo i manifestanti, non sono altro che una detenzione preventiva dei migranti.

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