“La direzione non può non aprirsi con un ricordo di Emanuele Macaluso nel centenario della sua nascita. E non possiamo non farlo anche oggi nella sua città, nella sua terra, fra il suo zolfo e le sue stelle”. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, aprendo i lavori della direzione regionale, nell’ambito della conferenza programmatica organizzata – ieri e oggi – all’hotel Sn Michele, a Caltanissetta.
Dopo il prologo di ieri col dibattito dal titolo “La grande rapina al Sud: come l’autonomia differenziata danneggia il Mezzogiorno” alla presenza della segretaria nazionale Elly Schlein, oggi è fitto il calendario dei lavori che, oltre alla direzione regionale, prevedono anche lo svolgimento di 6 tavoli tematici ((Sanità: Come sta la sanità in Sicilia, Lavoro e sicurezza. per la Sicilia un lavoro vero, giusto, sicuro; Scuola, università e ricerca: l’economia della conoscenza e dell’innovazione per la Sicilia di domani, Legalità. la Sicilia e la mafia invisibile; Agricoltura. coltiviamo il futuro della Sicilia; Mobilità sostenibile e infrastrutture: come si muove la Sicilia).
Le conclusioni – nel pomeriggio di oggi – saranno affidate a Michele Catanzaro, capogruppo PD all’Ars, Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera e al segretario regionale Anthony Barbagallo.
Nel suo intervento di oggi in Direzione, Barbagallo ha toccato vari temi – dal conflitto in medio oriente all’attacco terroristico a Mosca che rischia di far precipitare gli eventi – soffermandosi sulla vicenda che ha riguardato il sindaco di Bari, De Caro: “ E’ è scandaloso che, per molti anni, la vita di tanti amministratori onesti e competenti sia stata stravolta nel silenzio generale. Molto significative in questo senso le vicende di Giovanni Barbagallo e Nino Di Guardo”
Poi, toccando il tema delle morti sul lavoro, ha detto: “Questo quotidiano eccidio di lavoratori è la sconfitta di un paese civile e moderno. Abbiamo un numero di caduti che è doppio rispetto a quello della Germania, un paese più grande e più sviluppato. E’ la prova questa – qualora né servisse ancora una – che l’investimento sulla sicurezza è una priorità non più rinviabile. Con la riforma del codice degli appalti questo governo ha liberalizzato il subappalto a cascata, a scapito di ogni previsione sulle linee del controllo e sul coordinamento delle stesse, con un favore evidente alla criminalità organizzata che può cosi eludere ogni verifica. L’Unione europea raccomanda 1 ispettore ogni 10.000 lavoratori, noi in Sicilia ne abbiamo 1ogni 22.200. Chi ci guadagna? La verità è che il governo Schifani non fa nulla. Non accade a caso, è frutto di un disegno preciso per colpire i più deboli.”
“Con l’iniziativa di ieri abbiamo voluto dare un messaggio a questo Governo siciliano di ascari: sull’autonomia differenziata non arretreremo di un passo. La battaglia meridionalista vede -come sempre è stato – il nostro Partito unito nella difesa di chi è più fragile. Dei cittadini e dei territori che hanno più difficoltà e subiscono già divari e disuguaglianze insopportabili”.
Mai avremmo pensato di – ha detto – vedere l’acqua razionalizzata per quasi un terzo dei comuni siciliani. E’ il risultato non solo del clima che cambia ma del fallimento della politica negazionista della destra al governo e delle zero idee del governo regionale in proposito. Le soluzioni sono: quantitativo minimo vitale garantito, sub ambiti, tariffa fissa per evitare le diseguaglianze sui costi. Mentre sui rifiuti assistiamo ad un vero scontro tutto interno al centrodestra, nella totale assenza di una visione chiara”.
”Mentre il governo prepara la pace edilizia con il il 19° condono in Ars, il PD lotta contro l’ennesima sanatoria. Che per altro – ha poi aggiunto il segretario – verrà impugnata e servirà soltanto da spot elettorale”.
“Accoglienza, integrazione, lavoro, Ambiente, diritti civili e sociali, pace. Saranno le nostre parole d’ordine – ha aggiunto – per la campagna delle Europee di giugno. Fare una lista forte, identitaria che che tenga conto di tutte le ‘nostre’ sensibilità. Una lista che garantisca, come abbiamo sempre sostenuto, una omogeneità anche nelle rappresentanze territoriali. Per questo ho chiesto e ottenuto la disponibilità a candidarsi a tutto il gruppo dirigente”.
“Si vota, tra l’altro a Caltanissetta, Gela, Acicastello, Pachino, Bagheria. Monreale, Castelvetrano e Mazara del Vall.. Se ancora qualcuno non lo ha capito, il PD è l’asse portante di qualsiasi campo di alternativo, come confermano i risultati delle recenti regionali. Questo vale – e varrà – anche in Sicilia, dove saremo gli artefici della coalizione cui spetterà sfidare e abbattere questo governo di finti patrioti. Si resta ammutoliti davanti agli sfregi del governo nazionale. Non ci mancano proposte, battaglie e programmi, uomini e donne per il rilancio della nostra regione. Una cosa è certa: Il nostro campo è quello dell’alternativa alla destra. Per questo diciamo no a qualunque ipotesi di alleanza col partito di Totò Cufaro”.
Prendo atto che l’on. Barbagallo, segretario del PD, non vuole allearsi con la Democrazia Cristiana, dice lui di Cuffaro, ma la DC è un partito dove c’è anche Cuffaro. Non è certo il mio personale partito, è presente in ogni Comune della Sicilia e credo, pensando di non essere lontano dal vero, un po’ più presente, diffuso e rappresentativo di quanto sia il PD del segretario Barbagallo. Se ne
faccia una ragione. Ah dimenticavo quando si è votato nel suo paese, a Paternò, venne a cercarmi per allearsi con me e sostenere un sindaco in comune, cosa che abbiamo fatto ed abbiamo perso. Ma ha diritto a cambiare idea. Stia sereno, la DC non ha nessuna voglia ne intenzione di allearsi con lui”. Lo dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana, in merito alle dichiarazioni rilasciate dal segretario regionale del Pd.