Quattro ragazzi di 26 anni di Mazzarino nel Nisseno sono stati arrestati dai carabinieri del reparto territoriale di Gela per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Due di loro sono stati sorpresi alla zona industriale di Caltanissetta subito dopo aver ritirato due pacchi dalla filiale di un’azienda di spedizioni, estranea ai fatti.
Nei pacchi dove sono stati rinvenuti, nel corso della perquisizione veicolare, 90 panetti di hashish per un peso totale di 9 chili.
La notizia dell’arrivo della droga sul web
I carabinieri avevano avuto contezza dell’arrivo dei due pacchi con la droga acquistata tramite canali web. Altri due giovani, ritenuti complici, sono stati fermati a poca distanza a bordo di un’altra auto dove sono stati rinvenuti ulteriori 5 panetti, per un peso di circa 500 grammi di hashish, e una dose di marijuana.
Ritrovati altri due chili di droga nelle perquisizioni domiciliari
Nel corso delle successive perquisizioni domiciliari sono stati trovati ulteriori 16 panetti di hashish per circa 1,5 kg, 500 grammi circa di marijuana, bilancini e materiale vario per il confezionamento della droga.
Convalidati arresti domiciliari e braccialetto elettronico
Il gip Graziella Luparello ha convalidato gli arresti e confermato per i quattro giovani, tutti incensurati, la misura cautelare dei domiciliari con braccialetto elettronico.
Sequestrato per un debito di droga, pusher liberato con un blitz dei carabinieri
Un debito non saldato per una partita di droga, 4 chilogrammi di marijuana, non pagata: sarebbe il movente della sparatoria, tra due bande rivali, avvenuta la sera dello scorso 20 giugno in contrada Jungi di Scicli, nel Ragusano. Il gruppo che vantava il credito, arrivato da Siracusa, avrebbe esploso due colpi di arma da fuoco nei confronti dei rivali insolventi e sequestrato uno di loro a garanzia del debito. Movente e dinamica dell’accaduto sono stati ricostruiti da carabinieri del nucleo Investigativo di Ragusa e della compagnia di Modica che sono riusciti a scoprire il covo dove era tenuto l’ostaggio, un 19enne nordafricano residente a Modica, e lo hanno liberato, con un blitz, nel centro di Siracusa, a cui hanno partecipato reparti speciali dell’Arma, arrestando il sequestratore, un diciassettenne siracusano.
Il 19enne, hanno ricostruito i carabinieri, era uno dei giovani spacciatori che operavano nel Ragusano, tra Modica e Scicli, che era riuscito ad avere 4 chilogrammi di marijuana, dal valore di circa 15mila euro, dal gruppo di Siracusa, ma non lo avrebbero poi pagato. Sarebbe scattata così la rappresaglia con il raid della sera del 20 giugno quando il gruppo del siracusano ha incontrato che gli doveva i soldi: ha sparato due colpi di pistola e sequestrato uno di loro, il 19enne, che sarebbe rimasto ostaggio fino al pagamento del debito contratto.
I carabinieri già l’indomani sono riusciti a ricostruire la vicenda e hanno arrestato il complice del 19enne, un ventenne nordafricano residente a Modica, che ha i 4 chili di marijuana che sono stati sequestrati. Ulteriori indagini hanno portato alla scoperta del covo dove è tenuto l’ostaggio; un’abitazione nel centro di Siracusa. I carabinieri hanno organizzato il blitz in ogni dettaglio e sono intervenuti, oltre che con la componente territoriale di Ragusa e Siracusa, con l’ausilio di reparti speciali: Gis di Livorno, Api di Catania e lo squadrone Eliportato Cacciatori di Sigonella. I militari dell’Arma sono entrati nella casa e hanno liberano l’ostaggio e arrestato il suo carceriere, un 17enne di Siracusa. Il giovane sequestrato, che al momento della liberazione si presentava in buone condizioni generali di salute, è stato ricoverato nell’ospedale Umberto I di Siracusa per una ferita alla spalla destra provocatagli dai suo sequestratori la sera dello scontro tra le due bande a Scicli.
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