Oggi è il giorno della sentenza per Silvana Saguto. Il tribunale di Caltanissetta presieduto da Andrea Catalano entrerà, infatti, in camera di consiglio dopo che i pm Maurizio Bonaccorso e Claudia Pasciuti hanno chiesto una condanna esemplare, 15 anni e 4 mesi di carcere. Associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio i reati contestati alla ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, già radiata dal Csm.
Il processo vede anche imputati anche i componenti del cosiddetto “cerchio magico” fatta di amministratori giudiziari e parenti. Per il marito della Saguto, Lorenzo Caramma, l’accusa chiede 9 anni e 11 mesi. Secondo quanto ricostruito, avrebbe usufruito di numerosi incarichi dati dall’avvocato Gaetano Cappellano Seminara. Per lui i pm chiedono 12 anni e tre mesi. Avrebbe dato dei soldi alla Saguto per far fronte ai suoi debiti. Gli imputati in tutto sono 15. Come si legge su Repubblica, i pm hanno chiesto 11 anni e 8 mesi per l’ex professore della Kore Carmelo Provenzano, che la Saguto voleva lanciare come nuovo “re” delle Misure di prevenzione dopo le polemiche attorno a Cappellano Seminara. Due anni sono stati sollecitati per Walter Virga, giovane figlio di un giudice (Tommaso, assolto nel rito abbreviato), messo a guidare con poca esperienza l’impero sequestrato ai Rappa.
Dieci e 5 mesi per l’amministratore giudiziario Roberto Santangelo; sei anni per l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo; 8 anni e un mese per il tenente colonnello della Finanza Rosolino Nasca, che era in servizio alla Dia. Chiesti 4 anni e 4 mesi per il professore Roberto Di Maria; 5 anni per Maria Ingarao, la moglie di Provenzano; 4 anni e 6 mesi per Calogera Manta, la cognata. Per il giudice a latere Lorenzo Chiaramonte, che avrebbe dato un incarico a un amico, la richiesta è di due anni e sei mesi. Per Emanuele, figlio della Saguto, sei mesi, per una tesi che sarebbe stata scritta da Provenzano. Due richieste di assoluzione: per il padre della Saguto, Vittorio, accusato di aver aiutato la figlia a riciclare dei soldi. E per l’avvocato Gabriele Aulo Gigante.
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