Ancora violenze negli ospedali siciliani. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è accaduto venerdì sera all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela.
Tutto si è consumato in pochi minuti al pronto soccorso. Un giovane, in evidente stato di agitazione, ha prima insultato un infermiere e poi sferrato un pugno ad un ausiliario.
I carabinieri, subito chiamati e intervenuti sul posto, sono riusciti con non poca fatica a immobilizzare l’aggressore, sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio.
Una vicenda analoga a molte altre, purtroppo, che suscita l’indignazione e la preoccupazione dei sindacati degli operatori della sanità.
Appena un mese fa si erano verificati altri due casi di aggressioni a Palermo all’ospedale Ingrassia e a Villa Sofia.
L’assessorato alla Salute recentemente è anche corso ai ripari, emanando una apposita circolare anti-aggressioni che dispone diverse misure preventive, come ad esempio il potenziamento della videosorveglianza e il raddoppio delle guardie giurate.
“Dopo la nuova aggressione che si è consumata all’interno del Pronto soccorso di Gela, e nel condannare fermamente il vile gesto, ribadisco che la sicurezza all’interno di questa struttura sanitaria, così come quella di tutti gli altri presidi in Sicilia, deve restare prioritaria per la politica”.
Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, che prosegue: “Vanno adottate tutte le misure opportune per garantire che gli operatori possano lavorare serenamente, che i singoli casi vengano gestiti nella maniera più opportuna, che i cittadini possano essere accolti adeguatamente al Pronto soccorso, senza ritardi e senza pericoli di sorta. Effettueremo nei prossimi giorni un sopralluogo all’ospedale di Gela per valutare insieme al personale dirigente e sanitario ogni possibile intervento per aumentare la sicurezza e garantire servizi efficienti”.
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