I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Agrigento hanno tratto in arresto un uomo di 33 anni domiciliato ad Agrigento, ritenuto responsabile di tentata violenza sessuale ai danni di una 26enne.
Nella circostanza, i militari, intervenuti a seguito di chiamata al 112, hanno bloccato l’uomo all’interno della sua abitazione, poco dopo che lo stesso aveva tentato di abusare della donna. Quest’ultima, tuttavia, riusciva a fuggire dall’appartamento e trovava soccorso presso i propri familiari. Sul posto interveniva anche personale sanitario del 118 che prestava le prime cure alla vittima.
L’uomo, ultimate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Agrigento in attesa dell’udienza di convalida. Il successivo giudizio di merito vaglierà le responsabilità del soggetto, le quali non sono ancora definitivamente accertate.
I carabinieri di Portopalo di Capo Passero e della Compagnia di Noto hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 42enne, originario di Catania, accusato di violenza sessuale commessa nei confronti di una bambina di 7 anni.
L’episodio, risalente a fine agosto, è stato denunciato ai Carabinieri della Stazione di Portopalo di Capo Passero dalla madre della bambina: la donna ha riferito che la figlia le aveva raccontato di essere stata palpeggiata da un uomo mentre si trovava in spiaggia in contrada Guardiani.
L’attività investigativa scaturita dalla denuncia, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, ha consentito di identificare e trarre in arresto l’uomo, attualmente ristretto presso la casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania.
Sempre in estate, ma ad inizio di luglio, si è verificato un episodio di violenza sessuale a Siracusa ai danni di due studentesse americane. Un reato per cui gli agenti di polizia di Siracusa hanno eseguito un fermo nei confronti di diciottenne e un diciannovenne, entrambi originari di Siracusa.
Secondo quanto emerso nelle indagini, condotte dagli agenti della Squadra mobile, gli abusi sessuali sarebbero avvenuti la notte del 3 luglio: le due vittime, in vacanza studio a Siracusa, dopo aver trascorso la serata in Ortigia stavano per fare rientro in una casa dove alloggiano. Sarebbero state avvicinate in prossimità della Marina, uno dei luoghi della movida, da due ragazzi, che erano in sella ad uno scooter. Avrebbero parlato un po’ ed uno dei giovani avrebbe chiesto loro in prestito i documenti necessari per recarsi al distributore automatico di sigarette: una scusa per disorientarle ed a quel punto, stando alla tesi della polizia, gli stupratori si sarebbero appartati per violentarle: una delle violenze sarebbe stata consumata in un belvedere nei pressi del lungomare di Ortigia, l’altra all’interno di un’abitazione sita nelle vicinanze.