Il pm Elettra Consoli ha chiesto al Tribunale di Agrigento la condanna a sei anni di reclusione per un 71enne accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 9 anni, figlia di una coppia di amici.
Durante il processo è stata sentita la piccola vittima che ha ricostruito in aula gli abusi subiti in una giornata in cui era andata a pranzo dall’imputato e dalla moglie.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri dopo avere raccolto le denunce della madre e della nonna della bambina. Alle richieste della Procura si sono associati i legali di parte civile, Fabio Inglica Modica e Floriana Salamone.
Il difensore del 71enne, l’avvocato Giuseppe Lo Gioco, nella sua arringa, ha sostenuto che le ricostruzioni non sarebbero veritiere ma piene di suggestioni e ha concluso chiedendo l’assoluzione del suo assistito. I giudici della prima sezione penale del Tribunale, presieduta da Alfonso Malato, hanno aggiornato il processo al prossimo 12 giugno. Previste eventuali repliche e, dopo, il ritiro in camera di consiglio per la sentenza.
Pochi giorni fa a Palermo il gip Filippo Serio ha condannato un soccorritore del 118 accusato di abusi sessuali nei confronti di una ragazzina che era stata trasportata in ospedale per forti dolori all’addome.
Il sanitario, non un medico, aveva deciso di eseguire una visita ginecologica. Una scelta che ha molto turbato la madre che si trovava nel mezzo di soccorso insieme alla figlia. Le due residenti alla Zisa non appena sono arrivati all’ospedale Civico hanno denunciato quanto successo. Si sono costituite parti civili. La procura aveva chiesto una pena più severa.
Il giudice oltre alla condanna ha disposto l’interdizione in perpetuo dallo svolgere lavori uguali o simili al suo vecchio incarico. Il fatto, però, è stato ritenuto di lieve entità, tanto da ottenere la sospensione condizionale della pena dietro il pagamento di una provvisionale per il risarcimento dei danni.
Diventa definitiva la condanna nei confronti di un uomo di 66 anni di Partinico per abusi sessuali sulla nipotina di appena 7 anni. La Cassazione ha respinto il ricorso che era stato presentato dall’imputato in seguito alla condanna avuta in appello. Vengono quindi confermati i 9 anni di carcere per il presunto orco. Per lui si sono aperte le porte carcere Pagliarelli di Palermo. L’uomo venne arrestato nel 2020 dopo essere emersa la circostanza che la piccola veniva filmata nuda mentre il nonno la accarezzava.
Stando a quanto emerso nel corso delle indagini, e nei vari dibattimenti in aula nei tre gradi di giudizio, in cambio la bambina riceveva caramelle e cinque euro. Lo hanno scoperto i carabinieri di Partinico che hanno proceduto su ordine del gip del tribunale di Palermo. Le accuse per il 66enne sono state quelle di violenza sessuale, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico.